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The Voice of Italy, Noemi: “Voglio entrare in empatia col mio gruppo. Siamo coach non giudici”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-03-06

Dopo l’intervista a Raffaella Carrà (clicca qui per leggere l’articolo), e la pubblicazione del regolamento (clicca qui) di The Voice of Italy, il talent show che aprirà ufficialmente i battenti il 7 marzo su RaiDue, vi proponiamo un’altra intervista alla vocal coach più giovane, ovviamente stiamo parlando di Noemi (all’anagrafe Veronica Scopelliti) che tra le …

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Dopo l’intervista a Raffaella Carrà (clicca qui per leggere l’articolo), e la pubblicazione del regolamento (clicca qui) di The Voice of Italy, il talent show che aprirà ufficialmente i battenti il 7 marzo su RaiDue, vi proponiamo un’altra intervista alla vocal coach più giovane, ovviamente stiamo parlando di Noemi (all’anagrafe Veronica Scopelliti) che tra le pagine di Sorrisi e Canzoni TV ha raccontato qualche dettaglio riguardo questa nuova e interessante esperienza.

La prima domanda è sicuramente oltre che la più semplice da fare anche la più difficile alla quale rispondere, ovvero, cosa rende diverso questo programma da tutti gli altri talent. Noemi però sembra avere la risposta pronta e in maniera decisa dichiara: “Siamo coach, non giudici, e fra noi quattro si respira un’atmosfera diversa rispetto ad altri programmi”. Per quanto riguarda invece l’aspetto legato al suo ruolo, la cantante afferma di voler entrare in empatia con il suo gruppo: “Per me, che ho una carriera più breve rispetto ai colleghi, sarà forse più difficile, ma sono super convinta che possa essere utile anche a me”.

Parole di stima anche per gli altri vocal coach: “Raffaella è appassionata, moderna e frizzante; Riccardo è solido e desideroso di trasferire la propria esperienza; Piero carismatico, rockettaro e impavido” mentre riguardo il conduttore Fabio Troiano: “E’ un perfetto padrone di casa, sensibile e divertente”. In ultimo, avrebbe o meno partecipato ad un programma come The Voice of Italy in qualità di cantante? “Beh, in fondo mi sembra di essere qui. Quindi…”.

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