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Sabrina Ferilli contro la Rai: ecco perché ha preferito Mediaset

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2015-08-19

In attesa di vederla sul grande schermo al fianco di Margherita Buy nel nuovo film ‘Io e Lei’ di Maria Sole Tognazzi, al Fatto Quotidiano l’attrice Sabrina Ferilli ha voluto riservare un durissimo sfogo contro la Tv pubblica, sottolineando cosa c’è che – a sua detta – proprio non andrebbe e come mai avrebbe preferito …

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In attesa di vederla sul grande schermo al fianco di Margherita Buy nel nuovo film ‘Io e Lei’ di Maria Sole Tognazzi, al Fatto Quotidiano l’attrice Sabrina Ferilli ha voluto riservare un durissimo sfogo contro la Tv pubblica, sottolineando cosa c’è che – a sua detta – proprio non andrebbe e come mai avrebbe preferito lavorare a Mediaset. Parole dure quelle proferite dall’attrice romana contro l’attuale situazione del Servizio Pubblico. Ecco le sue dichiarazioni che nelle ultime ore stanno facendo il giro del web.

“Quando vogliono gli ascolti non sono importanti, all’improvviso, a seconda dei giorni e dei protagonisti, diventano la condizione necessaria. Hanno le idee confuse in questa Rai. Per quello ho smesso di lavorare con loro. Un milione di volte meglio Mediaset, almeno sappiamo cosa vogliono”: così Sabrina Ferilli stronca l’attuale lavoro della Tv di Stato, spiegando anche le motivazioni salienti che avrebbero giocato un ruolo importante nella sua decisione di non lavorare più in Rai.

Ma cosa rimpiange la Ferilli della “vecchia” Rai? Con un pizzico di nostalgia commenta: “A me la Rai di Sabina Guzzanti, Serena Dandini, ma anche quella che per un periodo hanno fatto Michele Santoro o Mara Venier, piaceva. Vinceva dal punto di vista degli ascolti, riusciva a trasmettere contenuti culturali. Questo è quello che si dovrebbe chiedere a un servizio pubblico”.

Lo sfogo su Il Fatto Quotidiano va avanti e Sabrina Ferilli conclude con queste dure parole, ricche di amarezza: “Io parlo da fuoriuscita involontaria: sono loro che mi hanno fatta uscire. A quel punto vado a teatro, produco il mio spettacolo, me lo interpreto e faccio il tutto esaurito. Probabilmente è l’azienda che sbaglia qualcosa, non io. Ho fatto solo pochi esempi, pochi nomi di grande qualità, ma la Rai ne ha fatti fuori assai di più. Quindi se mi chiedete la Rai che vorrei è questa, quella che la lottizzazione ha massacrato, libera e che faceva il massimo degli ascolti. Oggi ruota tutto attorno a due o tre personaggi, si accontentano del minimo che non disturba nessuno. Non è la strada”.

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