Grande Fratello
Grande Fratello 11: televoto ufficialmente annullato. Pietro Titone nei guai?
Emanuela Longo 08/01/2011
Poche parole rilasciate tramite comunicato ufficiale del Grande Fratello 11, per sottolineare l’annullamento del televoto settimanale e dare spazio alla possibilità di guai in vista (questa volta gravi e senza alcuna grazia concessa dall’alto), per uno dei concorrenti della Casa più spiata d’Italia. “A causa di un deprecabile episodio accaduto all’interno della Casa nelle ultime […]
Poche parole rilasciate tramite comunicato ufficiale del Grande Fratello 11, per sottolineare l’annullamento del televoto settimanale e dare spazio alla possibilità di guai in vista (questa volta gravi e senza alcuna grazia concessa dall’alto), per uno dei concorrenti della Casa più spiata d’Italia.
“A causa di un deprecabile episodio accaduto all’interno della Casa nelle ultime ore, Grande Fratello ha annullato il televoto settimanale tra i concorrenti a rischio eliminazione.
La vicenda verrà spiegata in ogni dettaglio nella puntata del programma di lunedì 10 gennaio in prima serata.
Tutti i telespettatori che hanno partecipato al televoto di questa settimana saranno integralmente rimborsati”.
Questo il testo pubblicato sullo stesso sito ufficiale del reality che negli ultimi giorni è finito al centro della bufera per la diffusa “bestemmia libera” ormai concessa e, addirittura, in taluni casi “premiata” con un reingresso da parte di un vecchio concorrenti della passate edizione (vedesi il caso di Massimo Scattarella).
Ex inquilini dello stabile di Cinecittà, così come Marziale, l’Aiart, Avvenire e la responsabile dell’Osservatorio Media del Moige – movimento genitori, da giorni stanno martellando un’edizione mai così piena di bestemmie quanto quella attuale.
Prima Matteo, poi qualche “bestemmiuccia” di poco conto (per la Redazione del programma chiaramente) passata impunita, poi la bestemmia di Pietro che in realtà andava solo a “simulare” quanto già detto lo scorso anno da Massimo Scattarella. Ed ora? Ancora Pietro. Questa volta, tuttavia, i piani alti pare siano dovuti necessariamente intervenire, e nonostante nel comunicato non siano apparse ancora le motivazioni di tale decisione, è chiaro più o meno a tutti che il malcapitato di turno sia proprio Titone, reo di aver pronunciato l’ennesima bestemmia gieffina mirata questa volta, senza mezzi termini, ad offendere la massima divinità cristiano-cattolica.