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Chi era Leonardo Calcina, 15enne morto suicida: vittima di bullismo, la madre Viktoryia Ramanenka a Domenica In

Emanuela Longo 27/10/2024

Il suicidio di Leonardo Calcina, 15 anni, ha sconvolto Senigallia. La madre racconta il tormento subito e l’indifferenza dei professori.

Il suicidio di Leonardo Calcina, quindicenne di Senigallia, ha sollevato interrogativi dolorosi sulla piaga del bullismo nelle scuole e l’efficacia delle misure di tutela degli studenti. La madre del ragazzo, Viktoryia Ramanenka – oggi ospite di Domenica In -, ha rilasciato una serie di interviste in cui ha espresso il suo dolore e la sua richiesta di giustizia, descrivendo gli episodi di bullismo subiti dal figlio e l’assenza di intervento adeguato da parte della scuola.

Leonardo Calcina

Il racconto della madre di Leonardo Calcina

Secondo quanto riportato dalla signora Ramanenka, Leonardo le aveva confidato di essere vittima di atti di bullismo da parte di due ragazzi e una ragazza. “Il 7 ottobre, durante una passeggiata, ci ha raccontato tutto. Lo tormentavano e lui non ha retto più per la vergogna e per la sofferenza patita. Era vittima di un tormento continuo”, ha spiegato la madre. Il ragazzo, a quanto pare, aveva cercato aiuto rivolgendosi anche a un professore il 9 ottobre, ma senza ottenere l’attenzione necessaria.

Leonardo aveva inviato dei messaggi alla madre, nei quali raccontava di aver parlato con un professore di sostegno, esprimendo il desiderio di lasciare la scuola. “Gli è stato risposto che la scuola è obbligatoria fino ai 16 anni”, ha riferito Viktoryia Ramanenka, aggiungendo che il professore non aveva informato né lei né l’ex marito della situazione. Anche altri docenti, secondo il racconto della madre, sembravano ignorare il disagio del giovane. La famiglia aveva considerato di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, ma Leonardo, sperando di risolvere il problema pacificamente, aveva deciso di non farlo.

La famiglia Calcina ha già presentato due denunce ai carabinieri per segnalare il bullismo subito dal figlio e l’indifferenza dei docenti. La madre, insieme al suo avvocato Pia Perricci, prevede di presentare ulteriori documenti e testimonianze. “Pretendo giustizia: che quei bulli vadano dritti in riformatorio e chi ha sbagliato tra i professori se la veda con i giudici”, ha dichiarato la donna.

Il suicidio di Leonardo ha spinto le autorità ad aprire un fascicolo per istigazione al suicidio, con l’obiettivo di fare chiarezza sui possibili collegamenti tra gli atti di bullismo subiti e il tragico gesto del ragazzo. La comunità di Senigallia è sconvolta e le richieste di giustizia si fanno sempre più forti, con la speranza che questa tragedia possa servire a prevenire simili eventi in futuro.

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