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Bufera su Ciao Darwin: casting per omofobi e razzisti, ecco cosa è successo e le reazioni

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2016-01-22

Se da una parte cresce l’attesa per l’esordio della nuova edizione della trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis, Ciao Darwin, dall’altra non mancano le polemiche in merito alle ultime news diffuse nelle passate ore. E’ bufera sulla trasmissione che, come sappiamo, si basa sulla presenza di concorrenti suddivisi in due schieramenti uno l’opposto …

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Se da una parte cresce l’attesa per l’esordio della nuova edizione della trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis, Ciao Darwin, dall’altra non mancano le polemiche in merito alle ultime news diffuse nelle passate ore. E’ bufera sulla trasmissione che, come sappiamo, si basa sulla presenza di concorrenti suddivisi in due schieramenti uno l’opposto dell’altro. Lo scorso 12 gennaio, presso la Film Commission Torino Piemonte si sono svolti i nuovi casting in vista della ripartenza di Ciao Darwin. Tra le figure ricercate, due innescato le polemiche partite dalla regione Piemonte e sfociate poi sui social. Oltre alla ricerca di taglie forti, sindaci, teenager e cantanti, i casting si sono rivolti anche ad omofobi e razzisti. Ecco le news e le reazioni.

Ciao Darwin e le polemiche sui casting rivolti a razzisti ed omofobi

“Persone contrarie all’integrazione degli stranieri in Italia” e “persone contro i diritti delle unioni gay”. Sono queste le figure ricercate nel corso dei casting per la nuova edizione di Ciao Darwin e che hanno destato grande scalpore portando a dure reazioni. Oltre ai commenti sui social, è intervenuta a muso duro anche Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione e alle Pari Opportunità in quota Sel, tramite un comunicato ufficiale.

“Ciao Darwin, un casting a Torino per cercare omofobi e razzisti”. Questo è solo il titolo di un comunicato dal contenuto di fuoco che recita: “Inaccettabile che in un momento in cui l’odio verso il diverso è sempre maggiore, ci siano programmi che vogliono alimentare la xenofobia e l’omofobia”.

Mediaset invece, in merito alla vicenda non si è espressa a differenza di Film Commission che tramite un comunicato si è detta dispiaciuta per l’accaduto: “Abbiamo ospitato diverse volte il casting organizzato dalla redazione di “Ciao Darwin” confidando nella professionalità e correttezza finora dimostrata e nella mancanza totale, finora, di riferimenti a “concorrenti” chiamati a esprimere opinioni su argomenti sociali e politici. Nella velocità del lavoro quotidiano, ha mancato in quest’ultimo casting di notare tra le varie “tipologie” di concorrenti quelle indicate. Ci spiace molto, poiché Film Commission nel suo lavoro riconosce al cinema e alla televisione un ruolo sociale e culturale”.

Ad intervenire sulla vicenda che vede protagonista la trasmissione di Paolo Bonolis è stato anche il pubblicitario Cesare Casiraghi: “Non credo che alcuna azienda che abbia un brand affermato e valori riconosciuti dai propri consumatori, investirebbe un euro in una trasmissione dove un tema così delicato, soprattutto in questo momento storico, venga trattato con tale leggerezza”, ha commentato, per poi aggiungere: “E’ evidente l’intento di  Bonolis di portare razzisti e omofobi in trasmissione per innalzare il livello della polemica al fine di ottenere un po’ più di ascolti. Peccato perché è un bravo professionista e non ha certamente bisogno di compromessi di questo tipo”.

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