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Alex Schwazer, doping: perché si è dovuto ritirare, carriera e depressione dopo le accuse

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2023-09-11

A partire da lunedì 11 settembre 2023 si riapriranno le porte del Grande Fratello con la sua nuova edizione. Tra i concorrenti che varcheranno la porta rossa del reality show troviamo Alex Schwazer, marciatore italiano campione olimpico dei 50 km a Pechino 2008 squalificato per doping fino al 2024.  Alex Schwazer: carriera, doping e ritiro …

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A partire da lunedì 11 settembre 2023 si riapriranno le porte del Grande Fratello con la sua nuova edizione. Tra i concorrenti che varcheranno la porta rossa del reality show troviamo Alex Schwazer, marciatore italiano campione olimpico dei 50 km a Pechino 2008 squalificato per doping fino al 2024. 

Alex Schwazer, doping

Alex Schwazer: carriera, doping e ritiro dalle gare

Alex Schwazer è nato a Vipiteno il 26 dicembre 1984 e fin da giovane ha coltivato la sua passione per l’atletica leggera. A soli 15 anni si è dedicato alla marcia, competendo fino al 2012 per il Centro Sportivo Carabinieri a Bologna, sotto la guida dell’allenatore Michele Didoni. 

Durante la sua carriera, ha ottenuto numerose vittorie, sia a livello nazionale che internazionale. Purtroppo, nel 2012, il suo cammino è stato bruscamente interrotto a causa della positività ai controlli antidoping.

La positività e il ritiro dalle gare

Nel 2012, Alex Schwazer è risultato positivo durante un controllo antidoping a sorpresa condotto dall’Agenzia Mondiale Antidoping. Di conseguenza, il CONI lo ha escluso dalla squadra e ha emesso una sospensione. 

Nel 2016, al termine della sua squalifica, l’atleta ha tentato un ritorno alle competizioni, ma è stato nuovamente trovato positivo poco dopo e ha ricevuto una sospensione di otto anni. 

Nonostante il suo staff abbia sostenuto strenuamente che si trattasse di manipolazioni, le accuse sono state confermate. Nel 2021, il procedimento penale è stato archiviato dal GIP del Tribunale di Bolzano per “non aver commesso il fatto”, sulla base di aver “accertato con alto grado di credibilità razionale” che i campioni di urina “siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta”

Il tribunale elvetico, però, gli ha impedito di partecipare ai giochi olimpici di Tokyo.

L’ingresso al Grande Fratello e la depressione

Entro nella casa con un obiettivo molto importante per me, che è la possibilità di raccontare la mia storia. E poi anche per il fatto di potermi allenare dentro la casa. Un conto è dire che una persona non ha mai smesso di allenarsi, un altro conto è farlo e che le persone possano vederlo. Mi allenerò ogni giorno.

Ha confidato Alex Schwazer ospite di Verissimo, poi ha aggiunto:

Il 7 luglio del 2024 finisce la squalifica. Mi auguro che la squalifica venga ridotta. Se resta com’è attualmente, non avrò la possibilità di qualificarmi per le Olimpiadi. Le gare preolimpiche sono tutte prima. Ci spero, sono pronto e motivato.

Alex ha sofferto anche di depressione:

Sono stati anni dove bisognava lottare per dimostrare l’innocenza. Anni impegnativi, difficili, in un ambiente non mio. Il mio ambiente sono le gare, non il tribunale. Se mi sento vittima di un’ingiustizia? Sì. Una cosa è scontare una squalifica avendo delle colpe, come è successo nel 2012, un’altra è scontare una squalifica non avendo delle colpe. Il momento più brutto è stato quando da Rio de Janeiro dovevo andarmene via anziché gareggiare. È stato umiliante.

Sono papà di due bimbi e mi auguro che a loro non succeda mai quello che è successo a me.

La depressione è una malattia, non è da prendere alla leggera. In quel momento mi ero dovuto fermare perché il mio mondo non esisteva più, non avevo gli allenamenti o le gare per cui dover funzionare in qualche maniera. Mi sono fatto aiutare da uno specialista che ringrazio e che mi ha fatto tornare quello di sempre.

 

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