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Vincenzo Mollica, pensione: “Contratto prorogato per fare Sanremo”, il regalo della Rai

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-02-01

Vincenzo Mollica andrà in pensione con un po’ di giorni di ritardo. Il perché è presto spiegato: la 70esima edizione del Festival della musica italiana in partenza. Sanremo 2020, aprirà i battenti il prossimo 4 febbraio (cliccate qui per le ultime news) e il giornalista sarà tra i protagonisti per poi congedarsi dall’azienda per la …

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Vincenzo Mollica andrà in pensione con un po’ di giorni di ritardo. Il perché è presto spiegato: la 70esima edizione del Festival della musica italiana in partenza. Sanremo 2020, aprirà i battenti il prossimo 4 febbraio (cliccate qui per le ultime news) e il giornalista sarà tra i protagonisti per poi congedarsi dall’azienda per la quale lavora da oltre 40 anni.

Vincenzo Mollica e la pensione: “Contratto prorogato per fare Sanremo”

Vincenzo Mollica intervistato dall’Adnkronos, ha spiegato cosa è successo in questi giorni che anticipano il Festival di Sanremo: “Dovevo andare in pensione lunedì scorso, il 27 gennaio, quando ho compiuto 67 anni. Ma la Rai mi ha prorogato il contratto di un mese per permettermi di fare questo Sanremo”.

Il giornalista poi continua:

Un regalo dell’ad Fabrizio Salini e del direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, che hanno subito accolto una scherzosa ma determinata campagna di Fiorello per farmi seguire per il Tg questo ultimo festival, che per me è il 39mo. Non solo questo mi permetterà di compiere il 25 febbraio i miei 40 anni di Tg1, prima di lasciare la redazione il 29 febbraio.

Ecco dove è nata l’idea del balconcino

Successivamente Mollica ha anche spiegato come è nata l’iconica idea di intervistare gli artisti di Sanremo sul famoso balconcino:

Nacque a metà anni ’90. Fu un’idea mia e del producer che era con me. Perché Baudo non voleva assolutamente collegamenti dal teatro che svelassero la scenografia. Quindi trovammo questo balconcino che si affaccia sull’ingresso del teatro e che rendeva l’idea dell’atmosfera. Lì ho vissuto momenti indimenticabili: Lucio Dalla insieme Pavarotti, un duetto di Orietta Berti e Laetitia Casta sulle note della marsigliese e naturalmente le interviste a tutti i conduttori.

Compreso Panariello che annunciò che si ritirava dal festival mettendo tutti in allarme. Ma era una gag per far entrare Leonardo Pieraccioni in teatro prima di lui. Ne sono successe di tutti i colori. E ormai si raduna una folla sotto il balconcino, come se fosse un prespettacolo.

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