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Signorini sotto indagine: cosa dicono i suoi legali

Filippo 30/12/2025

Parlano i legali di Signorini..

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Alfonso Signorini sotto indagine: la posizione dei legali e la replica di Fabrizio Corona

 

Alfonso Signorini risulta ufficialmente indagato. La Procura di Milano ha avviato un procedimento nei suoi confronti in seguito alla denuncia presentata il 24 dicembre da Antonio Medugno.

L’esposto, affidato alla pm Letizia Mannella del Quinto Dipartimento – quello incaricato della tutela delle fasce deboli – ipotizza i reati di violenza ed estorsione. Medugno è assistito dagli avvocati Cristina Morrone e Giuseppe Pipicella. Le accuse sono state quindi iscritte nel fascicolo giudiziario. Di segno opposto la posizione della difesa di Signorini: i suoi legali, Daniela Missaglia e Domenico Aiello, che lo rappresentano sia in ambito civile sia penale, parlano di una “campagna calunniosa e diffamatoria, orchestrata con il chiaro intento di distruggere l’onorabilità, la rispettabilità e la brillante carriera del dottor Alfonso Signorini“.

Nella vicenda risulta coinvolto anche Fabrizio Corona, a sua volta indagato per revenge sulla base di una denuncia presentata dallo stesso Signorini. L’ex paparazzo ha commentato l’apertura dell’indagine con un post pubblicato su Instagram, in cui si è paragonato allo Sceriffo di Nottingham, scrivendo: “Questo è Falsissimo“.

La decisione di Signorini e la linea della difesa

Alla luce di quanto sta accadendo, Alfonso Signorini ha scelto di sospendere temporaneamente ogni attività con Mediaset e di disattivare il proprio profilo Instagram. Una scelta definita cautelativa dai suoi avvocati, che hanno dichiarato:

“Per fronteggiare queste gravissime condotte illecite, a tutti evidenti e soprattutto il capillare riverbero che trovano su alcuni disinvolti media, il dottor Alfonso Signorini, professionista che ha costruito con scrupolo, serietà e abnegazione un’intera carriera di giornalista, autore, regista e conduttore televisivo, si vede costretto a sospendere in via cautelativa ogni suo impegno editoriale in corso con Mediaset“.

La difesa ribadisce inoltre l’infondatezza delle accuse, sostenendo che:

“La ricostruzione proposta a danno del dottor Alfonso Signorini è destituita di ogni prova o verità; agiremo in ogni sede affinché non solo sia interrotta la condotta, dolosamente malevola, ma siano resi noti alla giustizia tutti i concorrenti e beneficiari di questo crimine, anche verso coloro che ne favoriscono la prosecuzione nell’intento, mai taciuto, di continuare a ricavare in varie forme, utilità, pubblicità o ricavi da tali attività illecite“.

 

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