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Signorini, parla il suo avvocato dopo la denuncia di Medugno

Filippo 31/12/2025

Signorini denunciato, parla l’avvocato..

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Caso Signorini, parla l’avvocato Aiello: “Alfonso tranquillo. Accuse opportunistiche”

Dopo le rivelazioni emerse nel programma web Falsissimo di Fabrizio Corona, Alfonso Signorini ha definito la propria linea difensiva affidandosi agli avvocati Daniela Missaglia e Domenico Aiello. Proprio Aiello, uno dei legali del conduttore Mediaset, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera il 31 dicembre 2025, tornando sull’indagine per violenza sessuale ed estorsione e sulla querela per revenge porn presentata contro Corona.

Secondo quanto riferito dal legale, lo stato d’animo di Signorini sarebbe improntato alla calma e alla fiducia:

“Alfonso Signorini si sente profondamente sereno ed è assolutamente fiducioso che dimostrerà in ogni sede la sua totale estraneità alla ricostruzione che è stata fatta dell’ intera vicenda in modo opportunistico e diffamatorio”.

L’indagine e la linea difensiva

Aiello sottolinea come l’iscrizione nel registro degli indagati rappresenti un passaggio procedurale previsto dalla legge:

“Ricordo che l’apertura dell’indagine è un atto dovuto che ha anche lo scopo di tutelare l’indagato e dare alla difesa la possibilità di approfondire subito la vicenda”.

Il legale ribadisce poi la convinzione di poter smontare l’impianto accusatorio:

“Siamo in grado di dimostrare che la ricostruzione fornita dal querelante è tanto balorda quanto l’autore della denuncia e coloro che penserebbero di trarne beneficio”.

Le accuse al querelante

Nel corso dell’intervista, l’avvocato utilizza parole molto dure nei confronti di Antonio Medugno, sostenendo che il suo comportamento non sarebbe nuovo in certi ambienti:

“Non siamo affatto preoccupati. Dimostreremo nelle sedi opportune che questo soggetto è aduso a proporsi in ogni forma pur di ottenere il successo in ambienti come quelli televisivi, ma è noto per averlo fatto in passato anche fuori dai contesti Mediaset”.

A supporto di questa tesi, Aiello fa riferimento a presunti messaggi che testimonierebbero un atteggiamento insistente da parte del querelante:

“quando Signorini per 3 o 4 mesi non lo chiamava, il querelante si faceva avanti scrivendo ‘mi manchi’”.

Chat private e diffusione illecita

Il difensore di Signorini annuncia inoltre la piena collaborazione con gli inquirenti:

“Ci metteremo subito a disposizione della Procura”.

Aiello mette infine in guardia sulla pubblicazione delle conversazioni private, evidenziando i profili di reato:

“Chiunque le pubblichi è passibile del reato di ricettazione e allo stesso tempo concorre moralmente in quello di diffusione illecita di corrispondenza che causa grave danno alla reputazione di Alfonso Signorini che viene amplificato a dismisura dal web”.

La posizione della difesa resta dunque ferma: fiducia nell’operato della magistratura e convinzione che la versione dei fatti fornita dal conduttore possa essere dimostrata nelle sedi giudiziarie competenti.

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