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Sergio Sylvestre risponde a Matteo Salvini e lo “asfalta” spiegando il significato del pugno

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-06-18

Matteo Salvini si scaglia contro Sergio Sylvestre dopo la sua emozionante performance nel corso della finale di Coppia Italia 2020 (cliccare per credere). L’ex vincitore di Amici 2015 ha avuto modo di cantare prima della partita Napoli-Juventus, scatenando delle assurde polemiche. Intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato meglio cosa è accaduto. Sergio Sylvestre risponde …

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Matteo Salvini si scaglia contro Sergio Sylvestre dopo la sua emozionante performance nel corso della finale di Coppia Italia 2020 (cliccare per credere). L’ex vincitore di Amici 2015 ha avuto modo di cantare prima della partita Napoli-Juventus, scatenando delle assurde polemiche. Intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato meglio cosa è accaduto.

Sergio Sylvestre risponde a Matteo Salvini

Sergio Sylvestre risponde a Matteo Salvini

Di certo non avevo dimenticato le parole, quelle le ho stampate in testa. L’emozione è stata più grande di me. Accetto le critiche, ma non tutti sanno cosa vuol dire essere un ragazzo nato con la pelle di un colore che quando la gente guarda ha subito paura, o almeno pregiudizio. Per me cantare lì era importante. Quando mi sono bloccato era perché mi ero commosso, mi veniva da piangere.

Sergio Sylvestre ha spiegato il perché del pugno alzato, rispondendo a Matteo Salvini che tanto si è lamentato sui social (“Sbaglia l’Inno e saluta col pugno chiuso! Ma dove l’hanno trovato?!? Povera Italia!”):

A Salvini dico che forse dovrebbe informarsi meglio. Dovrebbe cercare di capire cosa significa quel pugno o un movimento come Black Lives Matter. Ma in fondo non può, lui non può capire cosa vuol dire essere nero. Io però sono nato così. Quando è morto George Floyd ha visto che hanno fatto tutti i post, non so se anche lui lo fatto. Ma in generale dovrebbe informarsi meglio su cosa significa essere nero. Con quel pugno e con la mia voce parlo anche per quelle persone non possono più alzare la mano, che non hanno più voce. Parlo per loro. Quindi se ha qualche dubbio sul significato del mio pugno, lo invito a chiamarmi.

Sergio, sposami! (Siamo pure vicini di casa, tra l’altro…)

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