NEWS

Pippo Baudo, com’è morto l’amatissimo conduttore

Filippo 18/08/2025

Com’è morto Pippo Baudo, gli ultimi mesi di vita

Com’è morto Pippo Baudo: le cause e il racconto degli ultimi mesi di vita

La scomparsa di Pippo Baudo ha commosso l’Italia intera. In queste ore, a Roma, è stata allestita la camera ardente presso il Teatro delle Vittorie, luogo simbolico e particolarmente caro al conduttore, che contribuì all’acquisto dello stabile da parte della Rai. Mercoledì 20 agosto, la salma sarà trasferita a Militello in Val di Catania, il suo paese natale, dove si svolgeranno i funerali al Santuario della Madonna della Stella, come da sue volontà.

Le cause della morte

A fornire dettagli sulle circostanze della sua scomparsa è stata l’agenzia ANSA, che ha comunicato che Baudo è venuto a mancare in modo sereno presso il Campus Biomedico di Roma, circondato dalla sua famiglia e dalle persone a lui più vicine.

L’avvocato Giorgio Assumma, amico storico del presentatore, ha condiviso con la stampa le cause del decesso: si sarebbe trattato di un progressivo indebolimento neurologico. “Pippo ha avuto un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato molto. In più, vedeva poco e cercava di nascondermelo, mi individuava attraverso la provenienza della mia voce. Tutte le volte che andavo a trovarlo, uscivo con un senso di angoscia”, ha raccontato.

Come sta Pippo Baudo?

Morto Pippo Baudo

Gli ultimi mesi e l’isolamento volontario

Baudo aveva scelto di vivere in riservatezza gli ultimi mesi della sua vita, limitando al minimo le uscite e i contatti. “Gli ultimi mesi li ha passati chiuso in casa, non è quasi mai uscito se non per andare al compleanno di Pingitore del Bagaglino, aveva difficoltà a incontrare la gente“, ha aggiunto Assumma.

Anche con le persone più care, preferiva sentire la loro voce al telefono piuttosto che incontrarle di persona. “Anche con me, che l’ho conosciuto da giovane, a 25 anni, quando dalla Sicilia venne per il provino alla Rai e mi disse se va male mi prenda a lavorare nel suo studio con lei, nell’ultimo periodo preferiva lunghe telefonate, gli raccontavo le barzellette e lo sentivo ridere. C’era anche un po’ di depressione. Un po’ sì, era sottotono. Un uomo che ha vissuto sull’apprezzamento degli altri, sentiva che il tempo volava via”.

Un momento difficile e la sofferenza interiore

Assumma ha ricordato un momento particolarmente doloroso nella vita di Baudo: “Ma una sola volta l’ho visto veramente giù, e pianse sul mio divano: quando nel 1987 il presidente Rai Enrico Manca lo definì nazional-popolare. Poi attorno ai 75 anni fu rimesso da parte, considerato come un volto del passato e perse la sicurezza in sé stesso, mi disse che fu il peggior periodo della sua vita”.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Enrico Mentana (@enricomentana)

Il compleanno di Pingitore: l’ultima uscita pubblica

Uno degli ultimi eventi a cui Pippo ha partecipato è stato il compleanno di Pier Francesco Pingitore, che ha raccontato con affetto quella giornata: “La presenza di Pippo Baudo al mio compleanno mi ha fatto molto piacere, siamo legati da una profonda amicizia. Si è divertito, ha partecipato, è stato bene. È stata una giornata molto bella: pur essendoci parenti e amici di diversa estrazione, che magari si conoscevano poco, si è stabilita un’atmosfera di grande cordialità e simpatia in cui Pippo è stato anche al centro. Una giornata piacevole che mi ha riconciliato con i miei 3 volte trenta“.

 

Potrebbe interessarti anche