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Coronavirus, Leonardo Greco: “Non voglio spaventarvi, racconto la realtà” (VIDEO)

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-03-16

Dopo il ricovero per il Coronavirus, l’ex tronista di Uomini e Donne Leonardo Greco, torna sui social e lancia un disperato appello, raccontando la sua esperienza e invitando tutte le persone a rimanere a casa e non sottovalutare l’atrocità di questa maledetta pandemia. Coronavirus, Leonardo Greco: disperato appello “Non lo dico per spaventarvi, racconto la …

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Dopo il ricovero per il Coronavirus, l’ex tronista di Uomini e Donne Leonardo Greco, torna sui social e lancia un disperato appello, raccontando la sua esperienza e invitando tutte le persone a rimanere a casa e non sottovalutare l’atrocità di questa maledetta pandemia.

Coronavirus, Leonardo Greco: disperato appello “Non lo dico per spaventarvi, racconto la realtà”
Coronavirus, Leonardo Greco: disperato appello “Non lo dico per spaventarvi, racconto la realtà”

Coronavirus, Leonardo Greco: disperato appello “Non lo dico per spaventarvi, racconto la realtà”

Leonardo Greco, con un video che potete trovare all’inizio del nostro articolo, racconta ai follower, con una mascherina in viso, tutto quello che ha passato durante il ricovero e come procede anche adesso, dopo che il Coronavirus è stato quasi debellato:

Io voglio cercare di farvi capire che non c’è cura, non c’è vaccino. C’è solo la prevenzione. Questo virus non ti guarda in faccia. Questo virus ti prende. E se ti prende bene, ti spacca da dentro. Non è solo febbre e tosse. Io ho avuto febbre a 39 per 13 giorni. La notte prima che venissi ricoverato, ho avuto una crisi respiratoria. Dovete mettervi in testa di rimanere a casa.

Perché se voi pensate all’aperitivo, alla passeggiata, alla voglia di uscire, sappiate che non ci sarà un futuro per queste cose, se voi vi ostinate ancora a non ascoltare. Io ho amici della mia età che sono ricoverati, che hanno il casco per respirare.

L’ex tronista di Uomini e Donne svela di conoscere gente in situazioni drammatiche:

Conosco gente che ha avuto bisogno della pronazione, ovvero coma farmacologico, braccia legate dietro la schiena, a pancia in giù, a testa in giù. Intubati per respirare. L’unica cosa che ti danno sono sei pastiglie al giorno, che sono veleno puro. Che ti distruggono e causano nausea, dissenteria, spossatezza. Per prenderti l’ossigeno nel sangue. Ti fanno delle punture arteriose ai polsi che fanno malissimo. Non lo dico per spaventarvi, io vi sto raccontando la realtà.

Poi l’accorato appello:

Riflettete! Per favore, riflettete! Io tuttora sono chiuso in casa. Tuttora c’ho una polmonite. Rimanete a casa per poter uscire un domani, perché sennò un domani non si conteranno più gli aperitivi, si conteranno le persone ammalate e i cari persi. Rimanete a casa, fatelo per voi, fatelo per gli altri. Rimanete a casa!

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