Domenica In
Continuano le discussioni sul festival di Sanremo. A “L’Arena” si fa chiarezza sul testo di Povia. Fa discutere una frase della canzone di Emanuele Filiberto: “tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente”
Laura Errico 24/01/2010
Il Festival di Sanremo, l’evento televisivo più atteso di questo periodo, ha suscitato molte polemiche già prima del suo inizio, quando sono trapelate le prime anticipazioni e indiscrezioni sui nomi dei possibili cantanti ammessi e dei brani musicali che sentiremo. Le polemiche hanno riguardato soprattutto il cantante Povia, per la sua canzone sul caso di […]
Il Festival di Sanremo, l’evento televisivo più atteso di questo periodo, ha suscitato molte polemiche già prima del suo inizio, quando sono trapelate le prime anticipazioni e indiscrezioni sui nomi dei possibili cantanti ammessi e dei brani musicali che sentiremo.
Le polemiche hanno riguardato soprattutto il cantante Povia, per la sua canzone sul caso di Eluana Englaro, ed Emanuele Filiberto, che, non essendo un cantante, non è stato ritenuto idoneo per il famoso Festival.
Di tale evento musicale si è parlato nell’appuntamento domenicale de “L’Arena”, programma condotto da Massimo Giletti. Largo spazio è stato dato alla discussione sui due personaggi più criticati di tale edizione: Povia ed Emanuele Filiberto per l’appunto.
Per quanto concerne il primo cantante, in studio c’è stato chi ha asserito che vuole sentire al Festival solo canzoni d’amore, o più in generale canzoni che non trattano di aspetti spiacevoli della vita; altri invece lo hanno difeso, lodando il suo talento.
E’ stata poi mandata in onda una brevissima intervista ad Alfonso Signorini, direttore di “Tv, Sorrisi e Canzoni”, il quale ha deciso di dedicare la copertina del suo settimanale, che troveremo nelle edicole il prossimo martedì, a Povia, pubblicando anche in esclusiva assoluta la canzone, con cui si presenterà al Festival. Signorini ha dichiarato di essere partito un po’ prevenuto nei confronti del cantante citato, ma, dopo aver letto il suo brano musicale, si è ricreduto. Secondo lui si tratta di un bel testo, che parla non solo del caso Englaro, ma anche di tutti i genitori che hanno perso i loro figli.
L’attenzione si è poi focalizzata su Emanuele Filiberto, che è stato criticato da alcuni opinionisti per il solito motivo: non è un cantante, pertanto non può salire sul palco dell’Ariston. E’ stato anche difeso da altri presenti in studio, i quali hanno affermato che non si può attaccarlo se prima non lo si è sentito cantare.
Si è poi letta la sua canzone (“Italia, amore mio”), della quale si è considerata una frase specifica:
Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente.
Il verso, che fa riferimento al suo esilio forzato dall’Italia, a causa delle vicende che hanno coinvolto il Re e l’intera nazione nel corso della seconda guerra mondiale, è stata diversamente interpretata. Alcuni l’hanno letta come una sorta di attacco nei confronti dell’Italia, altri semplicemente come una dichiarazione di sofferenza, dovuta alla sua condizione.
La frase ha anche fatto emergere una questione: se è giusto che le colpe dei padri ricadano sui figli.
Infatti Emanuele Filiberto, sebbene appartenga alla famiglia Savoia, non è stato certamente lui il responsabile della situazione drammatica che ha vissuto l’Italia in passato. Ed infatti tutti i presenti in studio hanno ritenuto sbagliato attribuirgliene una colpa.
A fine trasmissione, una breve clip è stata dedicata ai tanti esclusi al Festival: Al Bano, Ron, Amedeo Minghi, Paola Turci, Mietta, Karima, Finley e tanti altri ancora.
Dopo l’ennesima discussione su Povia ed Emanuele Filiberto speriamo che si comincerà a dare più spazio ad altri cantanti e brani musicali.