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Beppe Fiorello torna al cinema con “I baci mai dati”. Molte proposte ricevute, tanti rifiuti: “Con il tempo ho imparato a dire tanti no”

Luana Zotti 11/05/2011

Beppe Fiorello, fratello di Rosario Fiorello, il celebre showman diventato famoso grazie alla trasmissione “Karaoke” di parecchi anni fa. Entrambi i fratelli, sono riusciti a entrare nel mondo dello spettacolo e con la loro simpatia, hanno conquistato il pubblico italiano. Beppe Fiorello è, nel frattempo, diventato un attore di successo di molte fiction e film […]

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Beppe Fiorello, fratello di Rosario Fiorello, il celebre showman diventato famoso grazie alla trasmissione “Karaoke” di parecchi anni fa. Entrambi i fratelli, sono riusciti a entrare nel mondo dello spettacolo e con la loro simpatia, hanno conquistato il pubblico italiano.

Beppe Fiorello è, nel frattempo, diventato un attore di successo di molte fiction e film italiani.

In questo periodo, lo vediamo al cinema con il film “I baci mai dati”, della regia di Roberta Torre. Il film è ambientato a Librino, un paese in provincia di Catania, e l’attore interpreta il personaggio di Giulio, marito di Rita (interpretato dall’attrice Donatella Finocchiaro) e padre di due figlie, Marianna e Manuela, rispettivamente Valentina Giordanella e Carla Marchese.

Ma non ha di certo abbandonato il mondo televisivo. Prossimamente, infatti, lo vedremo anche in una miniserie trasmessa da Rai Uno in due puntate, “Sarò sempre tuo padre”, accanto ad Ana Caterina Morariu. La miniserie sarà incentrata sul tema dei padri separati.

Nonostante i numerosi inviti ricevuti per apparizioni in programmi televisivi, è stato in grado di rifiutarli.

Che senso ha apparire, tanto per esserci? – afferma l’attore al settimanale “Vero tv” – Con il tempo ho imparato a dire tanti no, accettando solamente quei progetti in grado di conferire un valore aggiunto alla mia carriera e di continuare a farmi crescere, sia professionalmente che umanamente.

A ottobre, l’attore ha sposato, dopo una lunga convivenza, Eleonora Pratelli. Al matrimonio erano presenti i suoi figli Anita e Nicola.

Se sono stanco o arrabbiato spiego ai miei figli perché – prosegue  – Diffido di chi fa credere ai bambini che il mondo è sempre positivo, di quei genitori che si fanno chiamare per nome. Devono chiamarmi papà, e devono rispettarmi. Io temevo il giudizio di mio padre e oggi mi manca il suo sguardo tra il pubblico per poter godere appieno dei miei successi.

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