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“La mia voglia di non vivere”, Benjamin Mascolo e lo sfogo straziante per i suoi 30 anni: “volevo autodistruggermi”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-20

Ho sempre pensato che Benjamin Mascolo emanasse una sua luce speciale e molto rara, ed evidentemente non mi sbagliavo. La conferma arriva oggi come un pugno in pieno stomaco, con il suo sfogo che sa un po’ come un autoregalo per i suoi primi 30 anni. Ma che in fondo è un regalo per tutti …

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Ho sempre pensato che Benjamin Mascolo emanasse una sua luce speciale e molto rara, ed evidentemente non mi sbagliavo. La conferma arriva oggi come un pugno in pieno stomaco, con il suo sfogo che sa un po’ come un autoregalo per i suoi primi 30 anni. Ma che in fondo è un regalo per tutti coloro che lo leggeranno.

Benjamin Mascolo, lo sfogo per i suoi primi 30 anni

Benjamin Mascolo

Mascolo, il Benji dell’ex duo Benji e Fede, ha svelato indirettamente di aver vissuto almeno due vite. In ognuno di noi (in realtà non proprio in tutti, a pensarci bene), c’è sempre un prima ed un dopo. Una linea di demarcazione più o meno sottile – a seconda dei casi – ma che assume un significato importante dopo il famoso “salto”. 

Restare immobile, appena prima del burrone, o lanciarsi nel vuoto e salvarsi? Una scelta apparentemente banale ma che così non è, come emerge in modo chiaro e straziante dalle parole di Benjamin, che il vero regalo per i suoi 30 anni lo ha fatto lui ai suoi follower:

Oggi sono 30 anni.

E onestamente, fino a poco tempo fa, non ero nemmeno sicuro di arrivarci.

Una serie di abitudini molto sbagliate mi aveva avvicinato troppo a una parte buia di me, che purtroppo esiste e che sto imparando a gestire.

Dopo aver deluso me stesso e tante persone importanti e che mi amavano, ha iniziato a crescere un unico desiderio: quello di autodistruggermi e sabotarmi, sentivo solo di voler sparire. Sono arrivato a non alzarmi da letto per giornate intere. Nella foto del post, scattata solo qualche mese fa, mi stavo lavando per la prima volta dopo 30 giorni.

E quando ricevevo un messaggio con la domanda “dove sei finito?” da un familiare, un amico, un collega, provavo prima vergogna, e subito dopo un piacere tossico.. stavamo finalmente rimanendo soli io e la mia voglia di non vivere.

In realtà solo non ci sono rimasto, perché un piccolissimo gruppo di persone restate vicino a me mi ha dato un’altra occasione. Facendomi vedere un po’ di luce nel mio mondo di pensieri scuri. I primissimi passi ho ricominciato a muoverli per loro, quelli subito dopo per me stesso, nel rispetto di una vita che Dio mi ha dato e di cui non sapevo più riconoscere il valore.

Non sarò mai abbastanza grato a chi mi ha teso una mano, a chi mi ha fatto capire (a me che per tanto tempo mi sono creduto invincibile) che non c’è vergogna nell’ammettere di avere bisogno di aiuto.

Oggi sono 30 anni e l’unica cosa che desidero è augurare a chi vive un momento del genere tanto coraggio.

È dentro di voi e ne avete molto di più di quello che pensate.

Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per ricordarci chi siamo, esseri unici e insostituibili, molto più di numeri sui social, pixel su uno schermo o di un conto in banca.

Se anche solo una persona leggendo queste parole si dovesse sentire meno sola o trovare le forze di riprovarci sarebbe per me il regalo più grande. Ci spero davvero.

Benji

Ce la metteranno tutta per farci dimenticare chi siamo, renderci ‘secondi’, diversamente unici, ma Benji ci ha dato la chiave per compiere quel salto e imparare a comprendere il vero valore di tutto. In fondo quella linea non è poi così sottile. 

 

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