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Minzolini si difende in un editoriale del Tg1 e attacca Santoro

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-05-28

Dopo le critiche pesanti subite per aver ospitato un’intervista alquanto corposa al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con tanto di multa da parte dell’Agcom, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini si ribella, e in un editoriale in onda nel tg della sera parte all’attacco: Non accetto che Masanielli improvvisati o Robespierre da strapazzo si ergano …

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Augusto Minzolini

Dopo le critiche pesanti subite per aver ospitato un’intervista alquanto corposa al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con tanto di multa da parte dell’Agcom, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini si ribella, e in un editoriale in onda nel tg della sera parte all’attacco:

Non accetto che Masanielli improvvisati o Robespierre da strapazzo si ergano a giudici inappellabili su ciò che è buona informazione e cosa non lo è. Più che critiche vere e proprie mi sono state rivolte manganellate mediatiche, anche in una trasmissione di questa azienda. Il sottoscritto non condivide tutto quello che va in onda sulle reti Rai però rispetta le trasmissioni e ogni punto di vista.

Minzolini prosegue:

Non ha mai espresso giudizi negativi o usato espressioni al limite dell’insulto verso altri e tantomeno chiesto epurazioni. Non ho neppure stigmatizzato il fatto che qualche sacerdote dell’informazione avesse sollevato a icona antimafia un mezzo cialtrone come Massimo Ciancimino che per mesi e mesi ha preso per il naso i media italiani con bugie e pseudo-rivelazioni solo per salvare il patrimonio di famiglia realizzato all’ombra delle cosche.

Chiaro il riferimento a Michele Santoro.

C’è chi ammette gli sbagli e chi no, ma alla fine ognuno farà i conti con la propria coscienza. Il mio atteggiamento non frutto di debolezza, nè di timori ma per rispetto dell’azienda e tolleranza. Se si vuole salvaguardare il pluralismo dell’informazione bisogna essere tolleranti, la ricchezza di posizioni è un bene non è un male, l’importante però è che siano espresse sempre con dovuto rispetto: è l’abc della democrazia. Eecco perchè trovo surreale che chi grida al regime e si atteggia a vittima si trasformi in aguzzino di un regime alla rovescia. Appunto: tolleranza, un sentimento che dovrebbe animare chi ha la responsabilità di usare uno strumento delicato come la tv.

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