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Flavio Bucci è morto: fatale un infarto, fu Ligabue in Tv

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-02-18

E’ morto all’età di 72 anni Flavio Bucci, attore divenuto celebre negli anni Settanta per aver indossato i panni del pittore Ligabue nella fiction per la Tv omonima. Secondo quanto emerso, sarebbe stato stroncato da un infarto nella sua casa di Fiumicino, a Roma, dove sarebbe stato rinvenuto privo di vita. L’annuncio della sua morte …

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E’ morto all’età di 72 anni Flavio Bucci, attore divenuto celebre negli anni Settanta per aver indossato i panni del pittore Ligabue nella fiction per la Tv omonima. Secondo quanto emerso, sarebbe stato stroncato da un infarto nella sua casa di Fiumicino, a Roma, dove sarebbe stato rinvenuto privo di vita. L’annuncio della sua morte su Facebook.

Flavio Bucci è morto: stroncato da un infarto

Classe 1947, Flavio Bucci viveva in una casa famiglia, come spiega Corriere.it. Proprio il prossimo sabato sarebbe dovuto partire in tournee con il suo ultimo spettacolo sulla sua storia personale dal titolo “E pensare che ero partito così bene”, per la regia di Marco Mattolini. Proprio il regista ha ricordato:

Era fatalista. E nello spettacolo che abbiamo scritto insieme, raccontava la sua storia fuori dai denti: la sua vita, la sua carriera, i successi e le defaillances, aneddoti e riflessioni filosofiche. Una scorribanda che senza trionfalismi, senza vergogna di libere associazioni, vagava tra ricordi di teatro, di cinema, e di molto altro: era una confessione anche delle sue dipendenze e del suo estremo bisogno di libertà.

E’ lo stesso Mattolini a spiegare anche come viveva in questo ultimo periodo:

Era ridotto piuttosto male tuttavia gli erano ancora vicini il fratello Riccardo e la sua ex moglie, l’olandese Loes Kamsteeg, produttrice tv, da cui aveva avuto il suo terzo figlio Ruben, mentre i primi due li aveva avuti dalla precedente compagna Micaela Pignatelli, Claudio e Lorenzo. Ma lui era ancora innamoratissimo di Loes, la definiva ancora sua moglie, pur essendo separati da molto tempo.

In una sua intervista del 2018 a Corriere, Bucci aveva raccontato di aver speso tutto in alcol e droga:

Non mi sento colpevole verso nessuno, non ho rimpianti. La verità è che tutti ti pretendono a loro immagine e somiglianza, però io sono come sono. Non mi voglio assolvere da solo e non voglio nemmeno andare in Paradiso, che poi sai che noia lassù.

Aveva ironizzato sulle troppe sigarette asserendo: “Mi fanno male? Bah, c’è una sola cosa che ti uccide, però non lo sai mai prima, quale sarà”. E sulla droga diceva: “Mi sparavo cinque grammi di coca al giorno, solo di polvere avrò bruciato 7 miliardi”. Nella medesima intervista aveva detto:

Lasci perdere discorsi di morale, che non ho. E poi cos’è che fa bene? Lavorare dalla mattina alla sera per arricchire qualcuno? Non sono stato un buon padre, lo so. Ma la vita è una somma di errori, di gioie e di piaceri, non mi pento di niente, ho amato, ho riso, ho vissuto, vi pare poco?

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