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Un anno senza Nadia Toffa: le energie di tre donne per “sostituirla” a Le Iene

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-08-13

Un anno esatto senza Nadia Toffa. Senza la sua risata rumorosa, la sua dolcezza ma anche la sua grinta. E’ passato un anno senza neppure accorgersene dalla morte della giornalista e conduttrice de Le Iene, andata via troppo presto, pochi mesi dopo aver compiuto 40 anni, a causa di un cancro al cervello. “È come …

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Un anno esatto senza Nadia Toffa. Senza la sua risata rumorosa, la sua dolcezza ma anche la sua grinta. E’ passato un anno senza neppure accorgersene dalla morte della giornalista e conduttrice de Le Iene, andata via troppo presto, pochi mesi dopo aver compiuto 40 anni, a causa di un cancro al cervello. “È come se fosse ancora con noi della redazione, in ogni momento. La nostra era una famiglia”, racconta Roberta Rei, collega ed amica, in una intervista all’Huffingtonpost.

Un anno fa moriva Nadia Toffa

E proprio Roberta Rei, insieme a Nina Palmieri e Veronica Ruggeri hanno preso il suo posto alla conduzione del programma di Italia 1 che oggi omaggerà Nadia Toffa con uno speciale emozionante:

Per sostituire Nadia alla conduzione del programma sono servite le energie di tre donne. Questo fa capire quale fosse la sua caratura, quanta forza riuscisse a infondere a tutti noi.

Per Roberta – così come per i suoi colleghi – Nadia continua a rappresentare un vero mito:

E’ come se non fosse già passato un anno. È con noi, la nominiamo sempre, alla fine di ogni puntata ci sono le immagini di lei che balla. Quando lavoro ad un servizio, capita spesso di domandarmi ‘come avrebbe fatto Nadia?’, di chiederlo agli stessi autori con cui lei lavorava.

Il ricordo di Nina Palmieri

Su Instagram oggi le tre conduttrici ricordano, ciascuna a suo modo, la forte e grande Nadia. Veronica con una foto bellissima ed un cuore, Rei con un girasole, lo stesso fiore preferito della Toffa e che le regalò per il suo ultimo compleanno. E poi Nina, che la ricorda con una serie di scatti ed un messaggio toccante:

13 agosto 2019 h: 7.40. Un messaggio whatsapp da chi ti amava e stimava tanto: “Nadia se n’è andata”. Si ferma tutto, anche il mio respiro. Chiudo gli occhi e ti vedo. Ti vedo in redazione, al telefono, nella stanza che abbiamo diviso per un anno con i piedi sulla scrivania e le tue gambe magre infilate in un paio di jeans da maschio, ti vedo per i corridoi in divisa mentre scappi con Marco ad affrontare chissà quale stronzo, ti vedo avvolta in un maglione pesantissimo mentre io schiumo per il caldo degli uffici milanesi perché hai sempre freddo, ti vedo dire “Dimmi Ninetta”, sederti e ascoltarmi con attenzione a un cm dal mio nasone mentre ti racconto di un possibile servizio “che puoi fare solo tu” (e poi l’hai fatto e sei stata come al solito perfetta), ti vedo mangiare le ciambelline al vino fatte dalla mia mamma e arrivate dall’Abruzzo a Cologno solo per te, ti vedo dirmi con la bocca piena “Mandiamole una foto per dirle grazie… mmmmm che buoneee!”, ti vedo pure un giorno in cui mi sei stata un po’ sulle palle ma poi è passato subito, ti vedo in fila da Davide per ore per avere “udienza” e “Nadia ce conviene farci una partitina a tressette”, ti vedo emozionatissima e per la prima volta truccata bene -e non con quell’improbabile trucco fai da te che ci contraddistingue- la sera del tuo debutto come conduttrice, ti vedo bere felice il terzo (o quarto?) bicchiere ad un aperitivo dove io arrivo ovviamente in ritardo, ti vedo ridere con la tua risata rumorosissima (pure quella con l’accento bresciano)… ti vedo e piango in silenzio. Mi succede sempre. Ti vedo… e mi piace pensare che non te ne sei andata veramente. Oggi un po’ si piange, ma solo un po’. Oggi ti festeggiamo Toffa. Tanto bene, ovunque tu sia.

Ovunque tu sia, cara Nadia.

 

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13 agosto 2019 h: 7.40. Un messaggio whatsapp da chi ti amava e stimava tanto: “Nadia se n’è andata”. Si ferma tutto, anche il mio respiro. Chiudo gli occhi e ti vedo. Ti vedo in redazione, al telefono, nella stanza che abbiamo diviso per un anno con i piedi sulla scrivania e le tue gambe magre infilate in un paio di jeans da maschio, ti vedo per i corridoi in divisa mentre scappi con Marco ad affrontare chissà quale stronzo, ti vedo avvolta in un maglione pesantissimo mentre io schiumo per il caldo degli uffici milanesi perché hai sempre freddo, ti vedo dire “Dimmi Ninetta”, sederti e ascoltarmi con attenzione a un cm dal mio nasone mentre ti racconto di un possibile servizio “che puoi fare solo tu” (e poi l’hai fatto e sei stata come al solito perfetta), ti vedo mangiare le ciambelline al vino fatte dalla mia mamma e arrivate dall’Abruzzo a Cologno solo per te, ti vedo dirmi con la bocca piena “Mandiamole una foto per dirle grazie… mmmmm che buoneee!”, ti vedo pure un giorno in cui mi sei stata un po’ sulle palle ma poi è passato subito, ti vedo in fila da Davide per ore per avere “udienza” e “Nadia ce conviene farci una partitina a tressette”, ti vedo emozionatissima e per la prima volta truccata bene -e non con quell’improbabile trucco fai da te che ci contraddistingue- la sera del tuo debutto come conduttrice, ti vedo bere felice il terzo (o quarto?) bicchiere ad un aperitivo dove io arrivo ovviamente in ritardo, ti vedo ridere con la tua risata rumorosissima (pure quella con l’accento bresciano)… ti vedo e piango in silenzio. Mi succede sempre. Ti vedo… e mi piace pensare che non te ne sei andata veramente. Oggi un po’ si piange, ma solo un po’. Oggi ti festeggiamo Toffa. Tanto bene, ovunque tu sia. ❤️ #leienepernadia #nadiatoffa #leiene

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🌻 #nadiatoffa

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Nadia❤️

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