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Raffaella Carrà boccia La Vita in Diretta: “conduttori obbligati a trattare argomenti seri”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-11-14

Raffaella Carrà si prepara anche oggi a tornare in tv con una nuova puntata di A raccontare comincia tu, in onda nella prima serata di Rai3. A convincerla a tornare sul piccolo schermo, come racconta la stessa Carrà tra le pagine del settimanale Vero, è stato proprio il direttore di Rai3, Stefano Coletta. In merito …

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Raffaella Carrà si prepara anche oggi a tornare in tv con una nuova puntata di A raccontare comincia tu, in onda nella prima serata di Rai3. A convincerla a tornare sul piccolo schermo, come racconta la stessa Carrà tra le pagine del settimanale Vero, è stato proprio il direttore di Rai3, Stefano Coletta. In merito alla trasmissione che conduce, spiega: “In ogni incontro, non le definisco interviste perché non sono una giornalista, mi piace penetrare nel profondo di questi grandi personaggi, raccontare, sebbene siano famosissimi, qualcosa di inedito di loro, svelare assieme i loro piccoli segreti”.

Raffaelle Carrà si racconta: dalla sua carriera alla tv che boccia

Ogni suo incontro, racconta ancora Raffaella Carrà, termina con le gambe che le tremano tanto si lascia coinvolgere ed emozionare dalle loro storie. I suoi autori, per ogni personaggio le preparano un faldone di 250 pagine che la Carrà studia con grande attenzione. Dopo averlo fatto, c’è l’incontro con il personaggio che dura circa due ore e mezza.

Dopo l’ottimo riscontro avuto con la prima edizione di A raccontare comincia tu, Raffaella confessa di aver pensato di fermarsi, “e invece ho accettato poi di fare queste altre quattro puntate”, ammette. Pur avendo sempre l’ansia da prestazione, si definisce ancora oggi una donna molto curiosa, motivo per il quale ha accettato la nuova sfida.

Poi rivela chi è che non ha accettato l’invito in trasmissione:

Roberto Benigni ha gentilmente declinato il mio invito. Con la sua straordinaria simpatia mi ha detto che in passato assieme abbiamo fatto cose straordinarie entrate di diritto nella storia della nostra tv e che difficilmente si potrebbe fare meglio. In realtà, credo semplicemente che non abbia voglia di raccontarsi pubblicamente.

Nel corso della sua carriera, Raffaella Carrà ha condotto programmi che hanno scritto la storia della tv italiana. “Ecco perché alla mia età non ho più voglia di lavorare”, dice ridendo. “Credo che in questa stagione di vita sia giusto centellinare la mia presenza in video”, ha aggiunto.

E della tv di oggi boccia La Vita in Diretta:

L’avrei alleggerita un po’ , mi sembra che i conduttori siano obbligati a trattare argomenti troppo seri. Non trovo che sia colpa loro, forse nemmeno degli autori, direi della rete. C’è qualcosa che impedisce loro di essere ariosi.

 

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Per Raffaella Carrà in tv oggi “si piange troppo”. In una intervista a Il Giornale ha spiegato: “Sì, sono tutte storie di uccisioni, morte. Comincia Eleonora Daniele al mattino, e si va avanti nel pomeriggio. Io non dico che non si debba andare in profondità di alcuni fatti e parlarne con opinionisti di livello. Ma bisogna alternare tutto a momenti di leggerezza”. Poi ha parlato anche dei due conduttori de La Vita in Diretta aggiungendo: “Lorella Cuccarini e Alberto Matano sono molto bravi ma se potessero anche alleggerire un po’ le interviste sarebbe meglio. Differenziare, voltare pagina, è ciò che colora il programma”. Siete d’accordo? 🧐

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