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Raffaella Carrà: “Figli? Ecco perché non ne ho avuti!”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-11-07

Raffaella Carrà stasera in televisione su Rai3 con la nuova puntata di “A raccontare comincia tu”, si è confidata tra le pagine del settimanale Chi, in edicola da ieri con il suo nuovo numero. La celebre artista ha parlato a 360° della vita privata e la sua carriera, ma anche dei figli. Raffaella Carrà svela …

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Raffaella Carrà stasera in televisione su Rai3 con la nuova puntata di “A raccontare comincia tu”, si è confidata tra le pagine del settimanale Chi, in edicola da ieri con il suo nuovo numero. La celebre artista ha parlato a 360° della vita privata e la sua carriera, ma anche dei figli.

Raffaella Carrà svela perché non ha figli

Per quale motivo Raffaella Carrà non ha figli? Lo racconta lei, in prima persona, con una serenità assoluta che dovrebbe fare smettere chiunque di interrogarsi sulla questione: “Se non sono venuti cosa dovevo fare? Non mi sono mai accanita e ho accettato quello che madre natura ha scelto per me”.

Un’occasione non solo per parlare dei suoi ospiti (Renato Zero, Luciana Littizzetto, Vittorio Sgarbi e Loretta Goggi), ma per ripercorrere la sua carriera e la sua vita privata tra due grandi amori (Sergio Japino e Gianni Boncompagni) e l’assenza di un figlio, che però Raffaella non vive come un dramma, ma come un dato di fatto:

La dimensione genitoriale, in fondo, si può vivere in tanti modi. Io, per esempio, non ho mai smesso di adottare bambini a distanza. Ogni anno mi arrivano le loro foto e vederli crescere mi rende felice. E poi ho due nipoti dei quali mi occupo e ai quali faccio da ‘babbo’ visto che mio fratello non c’è più.

Lo scorso aprile, intervistata da “Oggi” aveva espresso un concetto simile:

Se un figlio mio non è venuto non è colpa mia. La dimensione genitoriale si può vivere in tanti modi. Ho due ragazzi quarantenni, figli di mio fratello che purtroppo non c’è più: mi danno un gran bel da fare e sono felice.

Sono un po’ il loro padre. Non vivono a Roma, ma possono contare su di me per qualunque cosa. Quando non lavoro sto con loro, vengono spesso a trovarmi. Li reputo la mia famiglia. Faccio il babbo invece che la mamma e sono felice così.

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