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Morte Pietro Taricone, oggi dieci anni senza il guerriero del Grande Fratello

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-06-29

Oggi sono 10 anni dalla scomparsa di Pietro Taricone, morto a 35 anni all’ospedale di Terni dopo un lancio con il paracadute. Proprio ieri, il ricordo delle maggiori testate giornalistiche perché l’incidente, di fatto, era avvenuto il 28 giugno ma l’ex gieffino ha perso la vita il giorno dopo. Morte Pietro Taricone, oggi dieci anni …

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Oggi sono 10 anni dalla scomparsa di Pietro Taricone, morto a 35 anni all’ospedale di Terni dopo un lancio con il paracadute. Proprio ieri, il ricordo delle maggiori testate giornalistiche perché l’incidente, di fatto, era avvenuto il 28 giugno ma l’ex gieffino ha perso la vita il giorno dopo.

Morte Pietro Taricone, oggi dieci anni senza il “guerriero” del GF

‘O guerriero, come lo avevano soprannominato i suoi fan e gli altri “reclusi” nella casa del primo Grande Fratello andato in onda in Italia, amava le sfide e il volo sportivo era sempre stato la sua passione, un amore condiviso con la compagna Kasia Smutniak. Lei, la bella modella polacca, anche quel giorno si era lanciata dall’aereo subito dopo di lui.

Un volo finito in tragedia, con il paracadute di Pietro che si avvita, fa una virata pericolosa e si schianta al suolo all’improvviso. Poi la corsa in ospedale a Terni, ‘o guerriero che combatte la sua battaglia più difficile ma 24 ore dopo è costretto ad arrendersi: troppo gravi il trauma e le numerose fratture riportate.

Pietro Taricone era stato il protagonista indiscusso della prima storica edizione del Grande Fratello dove si era classificato al terzo posto. Ma era stato lui, con il sorriso contagioso e il piglio da guascone da ragazzo di provincia (nato a Frosinone e cresciuto a Caserta) a conquistare tutti. Un approccio “naturale” con il pubblico, che a distanza di dieci anni non lo ha dimenticato.

Dopo il reality, la carriera da attore. Il cinema si era accorto di lui e sul set aveva conosciuto Kasia Smutniak che diventerà la sua compagna e la madre di sua figlia Sophie.

A dieci anni dalla terribile tragedia che si è portata via Pietro, la Smutniak tiene viva la sua memoria con la Pietro Taricone Onlus, una fondazione che dal 2011 segue i progetti benefici a favore dei bambini disagiati. A Ghami, un villaggio nel Mustang, in Nepal c’è una scuola intitolata a un “guerriero” sfortunato che però è rimasto nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto.

 

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Sono passati 10 anni dalla scomparsa di Pietro Taricone, morto a 35 anni all’ospedale di Terni, il giorno dopo un lancio con il paracadute. ‘O guerriero, come lo avevano soprannominato i suoi fan e gli altri “reclusi” nella casa del primo Grande Fratello andato in onda in Italia, amava le sfide e il volo sportivo era sempre stato la sua passione, un amore condiviso con la compagna Kasia Smutniak. Lei, la bella modella polacca, anche quel giorno si era lanciata dall’aereo subito dopo di lui. ⁣ ⁣ Un volo finito in tragedia, con il paracadute di Pietro che si avvita, fa una virata pericolosa e si schianta al suolo all’improvviso. Poi la corsa in ospedale a Terni, ‘o guerriero che combatte la sua battaglia più difficile ma 24 ore dopo è costretto ad arrendersi: troppo gravi il trauma e le numerose fratture riportate. ⁣ ⁣ Taricone era stato il protagonista indiscusso della prima storica edizione del Grande Fratello dove si era classificato al terzo posto. Ma era stato lui, con il sorriso contagioso e il piglio da guascone da ragazzo di provincia (nato a Frosinone e cresciuto a Caserta) a conquistare tutti. Un approccio “naturale” con il pubblico, che a distanza di dieci anni non lo ha dimenticato. ⁣ ⁣ Dopo il reality, la carriera da attore. Il cinema si era accorto di lui e sul set aveva conosciuto Kasia Smutniak che diventerà la sua compagna e la madre di sua figlia Sophie. ⁣ ⁣ A dieci anni dalla terribile tragedia che si è portata via Pietro, la Smutniak tiene viva la sua memoria con la Pietro Taricone Onlus, una fondazione che dal 2011 segue i progetti benefici a favore dei bambini disagiati. A Ghami, un villaggio nel Mustang, in Nepal c’è una scuola intitolata a un “guerriero” sfortunato che però è rimasto nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto.⁣

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