“Grande Fratello Vip? Fiction manovrata dagli autori”, parla esperto in comunicazione
di Valentina Gambino
Pubblicato il 2021-01-22
Dopo le parole della mitica psicologa Piera, intervistata tra le pagine Chi, arriva anche il commento di massmediologo, raggiunto dal settimanale Nuovo. Lui è Igor Righetti e ci parla degli autori che, a sua detta, manovrerebbero le dinamiche dei vipponi del Grande Fratello Vip. Esperto in comunicazione: “Grande Fratello Vip? Fiction manovrata dagli autori” “Il …
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Dopo le parole della mitica psicologa Piera, intervistata tra le pagine Chi, arriva anche il commento di massmediologo, raggiunto dal settimanale Nuovo. Lui è Igor Righetti e ci parla degli autori che, a sua detta, manovrerebbero le dinamiche dei vipponi del Grande Fratello Vip.
Esperto in comunicazione: “Grande Fratello Vip? Fiction manovrata dagli autori”
“Il primo Grande Fratello era un vero esperimento sociologico. – interviene Righetti – i ragazzi non vedevano le telecamere e non interagivano con il mondo esterno. Oggi è un mix tra sitcom, fiction e commedia. I concorrenti sono attori da telenovela brasiliana”.
Il fattore sorpresa e i momenti di vita vera sembrano un lontano ricordo: “Se sono gli autori a manovrare le dinamiche del Grande Fratello Vip? Sì. – continua il massmediologo come si legge su blogtivvu.com – assistiamo ad uno show che non chiamerei più nemmeno reality! L’unica parte che mi entusiasma, infatti, è vedere i concorrenti mentre dormono. Sono gli unici momenti di realtà…”.
Parla la psicologa Piera
Nella prima fase prevale l’entusiasmo. Gli equilibri cominciano a cambiare nell’arco del primo mese, quando le nomination non hanno più le motivazioni superficiali dei primi giorni di conoscenza e assumono una valenza più personale. Dopo un mese nel gruppo, che a quel punto ha concluso il periodo di conoscenza, comincia anche la competizione che compatta o disintegra gli equilibri.
Quando entrando in crisi? Quando ci si sente traditi, quando si rompono i legami che si sono instaurati o quando viene meno un legame nel quale hanno creduto. A quel punto subentra lo smarrimento e, poi, la crisi. Nella condizione di isolamento ogni legame è sopravvivenza.