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Enzo Miccio: “Pechino Express? Volevo vincere, stufo del mio personaggio e spietato come le mie spose”
di Emanuela Longo
Pubblicato il 2020-04-18
Enzo Miccio è stato tra i protagonisti indiscussi dell’ultima edizione di Pechino Express nei panni super azzeccatissimi del wedding planner insieme alla sua assistente Carolina Gianuzzi. Arrivato ad un passo dalla vittoria, alla fine si è posizionato alle spalle delle Collegiali, trionfatrici dell’edizione. Un vero peccato dal momento che lo stesso Miccio aveva ammesso di […]
Enzo Miccio è stato tra i protagonisti indiscussi dell’ultima edizione di Pechino Express nei panni super azzeccatissimi del wedding planner insieme alla sua assistente Carolina Gianuzzi. Arrivato ad un passo dalla vittoria, alla fine si è posizionato alle spalle delle Collegiali, trionfatrici dell’edizione. Un vero peccato dal momento che lo stesso Miccio aveva ammesso di aver partecipato solo per vincere.
Enzo Miccio e la sua esperienza a Pechino Express
Come ha vissuto il secondo posto a Pechino Express? Enzo Miccio lo ha raccontato in una intervista al Corriere della Sera:
Non mi piace arrivare secondo… ovviamente volevo vincere e penso che lo avremmo meritato. Nel gioco, come nel lavoro, non mi rilasso mai. Ho affrontato Pechino con lo stesso senso di responsabilità e dovere con cui affronto l’organizzazione di un matrimonio. Quando faccio una cosa la devo fare nel modo migliore possibile, devo essere a posto con la coscienza.
Nel corso della sua esperienza a Pechino, Miccio è apparso ferocemente spietato e voglioso di vincere ad ogni costo, spesso anche a scapito della povera Carolina:
Io sono spietato, ma non in un’accezione negativa. Sono spietato innanzitutto con me stesso, non mi faccio mai sconti, sono iper-critico. Infatti so sorridere di me stesso, se mi guardo da fuori so cogliere i lati eccessivi del mio modo di essere. E poi ho imparato a essere spietato anche dalle spose per cui organizzo matrimoni: loro non perdonano niente. Lì non c’è margine di errore, lo sbaglio non è previsto. Non puoi dimenticare un bouquet o il colore di una torta.
Ed a proposito di Carolina, è stato consapevole di averla talvolta “maltrattata” durante la gara? Enzo Miccio ammette gli sbagli e commenta:
Ho le mie debolezze, i miei down, le mie ansie. Lei mi conosce bene e mi sa sopportare, se l’ho scelta per venire con me è perché sapevo che era la persona giusta. E sapevo che la sua dote principale è la pazienza… Certo poi ci sono stati momenti in cui non mi riconoscevo, sembravo veramente un pazzo.
C’è un motivo ben preciso per il quale ha deciso di partecipare a Pechino Express. Il suo personaggio iniziava a pesargli, da qui la decisione di dire ad occhi chiusi di sì al programma di Costantino Della Gherardesca:
Ero stufo del personaggio che la gente pensa che sia. Uno che vive in un mondo fatato, catalogato solo per il programma che conduco. Invece sono una persona che si sa adeguare a ogni situazione: so godere del lusso e allo stesso tempo non ho nessun problema a dormire su un pavimento. È il mio modo di essere, retaggio della mia educazione.
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