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Ascolti TV 5 aprile: Bella da morire contro Live Non è la d’Urso, ecco chi ha vinto

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-04-06

La sfida della domenica sera non è mai semplice. Ma Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 5 aprile 2020, con tutte le difficoltà di …

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La sfida della domenica sera non è mai semplice. Ma Barbara d’Urso, quando l’azienda le ha chiesto di spostare la collocazione del suo Live Non è la d’Urso, ha accettato senza alcuna riserva andando in onda alla domenica sera. Ecco gli ascolti TV della serata di domenica 5 aprile 2020, con tutte le difficoltà di questo ultimo periodo per via dell’emergenza Coronavirus e lo spazio quasi interamente dedicato al delicatissimo argomento.

Ascolti TV 5 aprile: Live Non è la d’Urso contro Bella da morire

Su Rai1 Bella da morire sale con gli ascolti e si porta a casa un altro trionfo con 5.844.000 spettatori, share 20,49%. Su Canale 5 invece, la nuova puntata di Live – Non è la d’Urso scende a 2.474.000 spettatori, share 11,13%.

Ecco gli altri dati auditel:

Su Rai2 Fabio Fazio con Che tempo che fa batte Live in spettatori e conclude con 2.823.000 spettatori, share 9,27%. Rai3, Borg-McEnroe: 1.052.000 spettatori, share 3,52%. Italia 1, Un’impresa da Dio: 2.455.000 spettatori, share 8,05%. Rete 4, The next three days: 912.000 spettatori, share 3,38%. La7, Non è l’Arena: 1.369.000 spettatori, share 6,25%.

Auditel, come funziona

La società AGB Italia, per conto di Auditel, ha installato nella casa di alcune famiglie italiane un piccolo apparecchio collegato ad ogni televisore dell’abitazione e alla linea telefonica, che registra su quale canale è sintonizzato il televisore. Il campione, rappresentativo della popolazione italiana con più di 4 anni, detto panel, è aumentato nel tempo: dalle poco più di 600 famiglie dei primi mesi successivi all’avvio delle rilevazioni, si è passati alle 2.420 famiglie del 1º gennaio 1989 fino alle 5.070 del 1º agosto 1997, con l’allargamento a 16.100 famiglie (41.000 individui) da luglio 2017.

Ogni membro della famiglia deve segnalare la propria presenza davanti al televisore tramite un particolare telecomando: in questo modo il meter registra quale programma è visto e anche da chi è visto. Il meter è composto da 3 unità: il monitor detection unit (MDU), che rileva lo stato di accensione e spegnimento dell’apparecchio televisivo, il canale su cui esso è sintonizzato; l’handset (“telecomando”), attraverso il quale la famiglia-campione seleziona il numero di persone che guardano la televisione; il meter vero e proprio, unità centrale di memoria, che trasmette i dati degli MDU provenienti dai vari televisori della famiglia-campione alla centrale attraverso la linea telefonica. I dati vengono poi elaborati al computer centrale di Milano e pubblicati la mattina seguente attorno alle ore 10.

 

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Questi sono i miei capelli sciolti, subito dopo la pettinatura della puntata di ieri… ognuno va per i fatti suoi!!! 😂😂🤣🤣 Grazie perché anche ieri sera eravate in tanti a seguire il nostro speciale con tanti ospiti illustri a spiegare il momento in cui stiamo vivendo, picchi di oltre 3 milioni e mezzo di spettatori e quasi 12 milioni di contatti. Ringrazio la Ministra, i presidenti delle Regioni, i Sindaci, i medici che sono stati nostri ospiti e che ci hanno aiutato a capirne di più. L’offerta è tanta ma voi continuate a scegliere noi e noi siamo sempre più orgogliosi di esserci 🙏🏻❤️🇮🇹 #noneladurso #restiamoacasa #teniamoduro #tuttoandrabene #coronavirus #nopanic #colcuore❤️

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