Anna Oxa, dopo la polemica a Sanremo canta ad Amici: “E’ un format che si basa su un principio: l’arte è di tutti”

Dopo le innumerevoli polemiche legate a Sanremo, si torna a parlare di Anna Oxa, questa volta su TgCom24, in quanto, la cantante è stata invitata da Maria De Filippi a cantare con i ragazzi di quest’ultima edizione di Amici. Dopo aver duettato con Emma, durante Amici 9, Anna Oxa ritorna, perché lei è dalla parte dei giovani e vuole dimostrarlo.

Proprio oggi inoltre, parte ufficialmente da Roma il suo nuovo tour Oxa History In Concert, dove la cantante ha inserito in scaletta tutti i brani più celebri del suo repertorio musicale che hanno contribuito a segnare piacevolmente la musica Italiana, con la sua impronta innovativa, camaleontica e anticonformista: “Questo concerto è la mia storia che parte da quell’anticonformismo che ho cercato di trasmettere 37 anni fa e che ho mantenuto in tutti i passi più significativi della mia carriera”. Per quanto riguarda Sanremo, il suo dissenso sembra andare avanti: “Non ho fatto polemiche per la mia esclusione ma perché voglio tutelare i giovani che vogliono fare arte”.

Essendo vicina ai giovani, viene spontaneo chiedersi cosa pensa della vittoria di Marco Mengoni, un giovane di appena 24 anni: “Non fatevi fregare dall’illusionismo! Sono tutte balle. I giovani hanno sempre vinto Sanremo, sin dai miei tempi. Sono state create facili etichette del genere “portiamo i giovani a Sanremo” sia per le Nuove Proposte che per i Big dove c’erano persone che avevano una forte storia professionale. Insomma sono tutte balle queste storie che hanno creato sulla novità nel Festival!”, e aggiunge: “Hanno tentato di cancellare la creatività”.

Buone parole invece per Amici, affermando:

Lavorare con i ragazzi è importante perché trasferisci la forma d’arte aperta ad ognuno di loro. Questo è un format consolidato che si basa su un principio: l’arte è di tutti e deve arrivare a tutti. Sto lavorando per portare un mio contributo allo show e a tutti gli allievi. Ma di più non posso dire.