The Winner Is, vince Salvatore (Sabba) Lampitelli: ascolti TV e rassegna stampa della seconda edizione

Ci ha creduto fino in fondo ed è stato premiato Salvatore Lampitelli, in arte Sabba, che si è aggiudicato la vittoria della seconda edizione di The Winner Is 2017 e i 150mila euro in palio. Il cantante napoletano, convinto del proprio talento e della reazione del pubblico, non ha mai ceduto alla tentazione di prendere parte del montepremi. Secondi classificati i Blonde Brothers, che si sono portati a casa 50mila euro.

The Winner Is, vince Sabba: ecco gli ascolti TV

The Winnes Is, oltre a decretare il suo vincitore, ha vinto anche la gara degli ascolti TV della prima serata, ecco tutti i dati a seguire: Canale 5, «The Winner is»: 2.721.000 spettatori (share 16,8%), Rai1, «Velvet 4»: 2.627.000 spettatori (share 15,4%), Italia 1, «Chicago Fire»: 991.000 spettatori (share 5,8%), Rai2, «Made in Sud»: 870.000 spettatori (share 5,2%), Rete4, «The Counselor»: 839.000 spettatori (share 4,9%), Rai3, «Marguerite»: 632.000 spettatori (share 3,6%), La7, «Il Giorno più Lungo»: 559.000 spettatori (share 4%), Tv8, «La Dura Verità»: 394.000 spettatori (share 2,2%), Nove, «Ironclad»: 354.000 spettatori (share 2%).

The Winner Is, vince Sabba: rassegna stampa, il parere dei critici

Aldo Grasso sul Corriere della Sera scrive: “Quando il talent incontra il pop. Detta così, sembra un’affermazione strampalata, ma la proposta estiva di The winner is serve proprio a conciliare un genere che avrebbe il compito di riportare la spietatezza professionale in TV, dopo anni in cui sono salite alla ribalta molte persone «senza mestiere», con un clima di bonomia, quasi casalinga. Altrimenti, a condurre, non avrebbero scelto lo «zio Gerry», che trasforma tutto quello che tocca in affabilità”.

The Winner Is, vince Sabba: rassegna stampa, il parere dei critici

“Il meccanismo di The winner is è questo: nel corso di ogni puntata, otto aspiranti cantanti si sfidano in scontri diretti, interpretando, dal vivo, brani di successo. E fin qui niente di nuovo, salvo che alcuni concorrenti sono dei semi-professionisti o professionisti che hanno cantato una sola estate, come le Lollipop o Alessandro Canino (quello di Brutta). Al termine dell’esibizione 100 giurati, più Mara Maionchi, esprimono il voto. Chi vince va avanti, chi perde esce di scena. Ma sul capo dei concorrenti pende una tentazione pecuniaria: prima di svelare il voto della giuria, Gerry Scotti chiede loro di accettare una somma di denari”.

The Winner Is, vince Sabba: rassegna stampa, il parere dei critici

“Chi accetta va a casa, un po’ più ricco ma stalentato e sconsolato come prima. La Maionchi e Alfonso Signorini dicono cose di buon senso, hanno il compito di elargire consigli rassicuranti e di svelenire la competizione. Sì, certo, Signorini un qualche frisson, un piccolo brivido deve pur offrirlo, ma siamo nella norma. The winner is è un curioso esercizio, grazie anche alla regia di Roberto Cenci (ormai è il regista ufficiale di Mediaset), di imprigionare l’eccezionale nella quotidianità, nella routine, nel tran tran famigliare. C’è persino la «Family Room»!””.

The Winner Is, vince Sabba: rassegna stampa, il parere dei critici

Antonio Dipollina su Repubblica scrive: “I due concorrenti canterini si esibiscono, la giuria vota. Ma prima di svelare com’è andata Gerry Scotti mostra diecimila euro e chiede: li prendete o volete sapere com’è finita? Per Mediaset, come avviene da tempo, è un investimento prudenziale: se il concorrente-pippa non sa di esserlo, nemmeno avrà lo scatto mentale per salutare la compagnia e fuggire col bottino. Quindi rimane in cerca di gloria e l’azienda risparmia. The winner is mescola talent e altri spunti tv. A occhio c’è la voglia di dimostrare a quelli che se la tirano che un talent lo puoi fare a occhi chiusi e con due peperoni, basta seguire le regole emozionali del genere. Mediaset ha annunciato mosse future, ma The winner is rappresenta assai il presente, a caccia della massima affidabilità. E all’azienda manca sempre quel quid di rilevanza sulla realtà esterna, rimanendo molto dentro lo schema di erogatori di intrattenimento costruito in studio””.