Mi manda rai tre
Mi Manda Raitre: tra storie spinose e vicende più “leggere”, ecco i casi italiani portati alla luce ieri sera
Marco Ceste 03/04/2010
Andrea Vianello presenta come sempre, nel suo Mi manda Rai tre, un misto di casi spinosi e gravi e situazioni curiose e divertenti. La puntata si apre con un caso di questi giorni che fa tornare alla ribalta – e alla memoria – la famosa banda della uno bianca, che nella seconda metà degli anno […]

Andrea Vianello presenta come sempre, nel suo Mi manda Rai tre, un misto di casi spinosi e gravi e situazioni curiose e divertenti.
La puntata si apre con un caso  di questi giorni che fa tornare alla ribalta – e alla memoria – la  famosa banda della uno bianca, che nella seconda metà degli anno ottanta  mise a segno numerose rapine, uccidendo anche delle persone.
Proprio  ieri Marino Occhipinti, uno dei componenti della  banda, il quale sta scontando l’ergastolo, è uscito per poche ore per  partecipare alla via crucis e vedere e abbracciare alcuni amici e  parenti. Il tutto, dopo 16 anni di carcere. In serata, era già rientrato  nella sua cella. Ma la cosa non è stata accettata dal padre del ragazzo  ucciso da Occhipinti. L’uomo è collegato con dalla sua abitazione con  lo studio di Rai tre, stringe fa le mani la foto del figlio e spiega che  quell’assassino deve marcire in carcere, senza permessi premio di alcun  tipo. La vicende è decisamente complicata, perché si intrecciano i  sentimenti dei famigliari delle vittime, con quelli che sono comunque i  diritti delle persone condannate.
Di tutt’altro tono la seconda storia: la località di Porto Cesareo, nel 2002, aveva accettato l’idea di insediare sul lungo mare, come auspicio per i pescatori, la statua di Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità. La cosa non è però piaciuta a molte mogli di pescatori, che hanno protestato riuscendo a far spostare la statua. Ma le parti contendenti sono diverse, perché vi sono molti, soprattutto uomini, a volere che la scultura resti al suo posto e la stessa attrice che rivela di volerla portare a Latina, sua città natale.
Drammatico il successivo fatto: una donna è arrivata a farsi asportare un seno perché un nodulo benigno era stato scambiato per un carcinoma.
Infine, molte persone protestano a causa di un automobile che si poteva acquistare in un supermercato, ma oltre cha al prezzo da discount, anche la qualità del mezzo era tale.
Vianello è riuscito ancora una volta a presentare storie interessanti, sofferenti e curiose, senza mai schierarsi ma mettendo a confronto le parti in maniera civile e seria.