Le cose che restano, al via da stasera la nuova fiction di RaiUno. Tra i temi trattati, anche l’omosessualità e l’immigrazione
di Laura Errico
Pubblicato il 2010-12-13
La famiglia è la protagonista della nuova fiction di RaiUno: Le cose che restano. La trama è intricata e complessa. Al centro della fiction in quattro puntate c’è la famiglia Giordani, formata da Pietro ed Anita (Ennio Fantastichini e Daniela Giordano), i genitori, e da Andrea (Claudio Santamaria), Nora (Paola Cortellesi) e Nino (Lorenzo Balducci), i figli. …
La famiglia è la protagonista della nuova fiction di RaiUno: Le cose che restano.
La trama è intricata e complessa. Al centro della fiction in quattro puntate c’è la famiglia Giordani, formata da Pietro ed Anita (Ennio Fantastichini e Daniela Giordano), i genitori, e da Andrea (Claudio Santamaria), Nora (Paola Cortellesi) e Nino (Lorenzo Balducci), i figli. Questa famiglia viene sconvolta dalla morte del figlio più giovane, evento che porterà alla disgregazione del nucleo, che, dopo vicissitudini ed accadimenti, si ricompone.
In questa nuova produzione vi sono i tipici ingredienti del romanzo popolare: amori, tradimenti, nascite, malattie, ma allo stesso tempo vengono affrontati temi sociali, come l’omosessualità, raccontata tramite il personaggio di Andrea, e l’immigrazione, trattata attraverso la storia di Shaba e sua figlia, due immigrate clandestine.
A proposito di Andrea, Claudio Santamaria parla del suo personaggio sul Tv, Sorrisi e Canzoni dicendo:
Il mio è un personaggio solare che dovrebbe portare un po’ di leggerezza nella famiglia Giordani. Ma Andrea è anche un omosessuale, che ho interpretato senza bisogno di caratterizzazioni macchiettistiche da gay.
Anche Paola Cortellesi e Lorenzo Balducci parlano, sul settimanale di Alfonso Signorini, della fiction. La prima dice:
Questa è una storia ocmplessa che può accadere e che magari è accaduta a persone che non conosciamo e chissà se incontreremo.
mentre il secondo dichiara:
La nostra fiction affronta temi come l’omosessualità, il razzismo, l’Italia attuale, senza quel filtro che rende spesso i prodotti italiani così “educati”, patinati.
Le cose che restano è stata scritta da Rulli e Petraglia ed è stata prodotta da Angelo Barbagallo, mentre la regia è stata firmata da Gian Luca Tavarelli. Il titolo è tratto da un passo di una poesia di Emily Dickinson, che viene letta nell’ultima puntata della fiction.
Le cose che restano debutta questa sera, su RaiUno alle ore 21:10.