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“Kasia Smutniak? Per anni arrabbiato con lei!”, Salvo Veneziano ricorda Pietro Taricone

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-06-29

Dopo il ricordo di Lorenzo Battistello (cliccare per credere), anche Salvo Veneziano, sempre raggiunto da FanPage.it, ha voluto dire la sua sulla tragica morte di Pietro Taricone, avvenuta esattamente dieci anni fa. L’ex concorrente del Grande Fratello, ha confessato anche di avercela avuta per anni, stupidamente, con Kasia Smutniak. Pietro Taricone ricordato da Salvo: “Per …

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Dopo il ricordo di Lorenzo Battistello (cliccare per credere), anche Salvo Veneziano, sempre raggiunto da FanPage.it, ha voluto dire la sua sulla tragica morte di Pietro Taricone, avvenuta esattamente dieci anni fa. L’ex concorrente del Grande Fratello, ha confessato anche di avercela avuta per anni, stupidamente, con Kasia Smutniak.

Pietro Taricone ricordato da Salvo: “Per anni arrabbiato con la moglie”

L’incidente avvenne vicino Roma. C’era anche la moglie Kasia Smutniak che la settimana precedente si era slogata la caviglia. Ero a casa quando l’ho saputo. Mi chiamò una persona per informarmi. Ricordo che fu una giornata terribile, mi richiamarono alle sei del mattino del giorno dopo per dirmi che non c’era più.

Salvo ha svelato perché, anche lui, era assente al funerale di Taricone:

Non è che non mi fu permesso. Una cosa che mi è rimasta – ma sono scelte della moglie, ci mancherebbe, non mi permetterei mai di discuterle – è che fu cremato qualche giorno dopo. Avvenne tutto in fretta, non avemmo la possibilità di vederlo.

Secondo Veneziano, Pietro era una persona molto furba, con una sua strategia:

Non prese le distanze dalla TV, Pietro era furbo, era già avanti. Fu una strategia per essere più desiderato dalle tv e così è stato. Prima di sparire venne da me in camera. Il 21 dicembre, due ore dopo essere usciti dalla Casa del GF. Bussò alla porta della mia camera, mi lasciò la camicia e il porta microfono e mi disse ‘Questi tienili tu, io me ne vado al mio paese’. Il giorno dopo erano tutti in paranoia perché dovevamo fare delle interviste. Io sapevo tutto ma feci finta di niente.

Lo rividi da Maurizio Costanzo quando fece “Taricone contro tutti”. Gli brillavano gli occhi. C’è stato sempre un rapporto speciale tra me e lui, per questo quando è morto ero arrabbiato con la moglie che gli aveva trasmesso la passione per il volo. Da stupido, all’epoca mi ero proprio arrabbiato. Non ho mai cercato un rapporto con lei, le portavo rancore anche se non ha nessuna colpa.

E, in ultimo, il suo ricordo preferito:

Una sera, qualche mese dopo il Grande Fratello, restammo da soli nella villa che Pietro aveva comprato a Roma. Stavamo chiacchierando e a un certo punto mi disse ‘Salvo ti rendi conto che fino a 5 mesi fa non ci filava nessuno e adesso non riesco a camminare per strada? Mi manca la vecchia vita, mi sento un po’ soffocare da tutta questa popolarità’. Il grande Pietro Taricone era indifeso, schiacciato dalla popolarità. Poi ci siamo abbracciati. Aveva un’intelligenza spaventosa, Pietro. Era nato personaggio.

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