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I Modà shock: fonico ed ex componente arrestato per molestie su minori, ne parla anche Pomeriggio Cinque

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2014-01-15

Questa mattina, ha fatto il giro del web una notizia che ha lasciato in molti interdetti e che vede protagonista, seppur indirettamente, una delle band più celebri del nostro Paese, i Modà. Accuse gravissime vedono coinvolto Paolo Bovi, fondatore insieme al leader Kekko, ed ex tastierista dei Modà che, dal 2005, era diventato il fonico …

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Questa mattina, ha fatto il giro del web una notizia che ha lasciato in molti interdetti e che vede protagonista, seppur indirettamente, una delle band più celebri del nostro Paese, i Modà. Accuse gravissime vedono coinvolto Paolo Bovi, fondatore insieme al leader Kekko, ed ex tastierista dei Modà che, dal 2005, era diventato il fonico ufficiale della band pop-rock italiana, seconda classificata al Festival di Sanremo nel 2011 e terza lo scorso anno.

Oltre a fonico dei Modà, da anni faceva l’animatore in una parrocchia, fino all’arrivo di agghiaccianti accuse a suo carico che lo vedono implicato in molestie sessuali, avvenute nel 2011 ai danni di quattro ragazzini di 13 e 16 anni, che frequentavano lo stesso oratorio dove i Modà si sono inizialmente esibiti ed hanno compiuto i loro primi passi subito dopo la formazione del gruppo.

Del fatto se ne è occupata anche Barbara d’Urso nel corso della trasmissione pomeridiana di Canale 5, Pomeriggio Cinque, con un servizio subito in apertura, che ha riassunto quanto accaduto lo scorso martedì, in seguito all’arresto, nell’hinterland milanese, del fonico della band italiana. Al momento, Bovi si trova agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Dopo aver riassunto quanto accaduto, l’inviata di Pomeriggio Cinque ha introdotto un ulteriore servizio nel quale sono state raccolte le testimonianze di coloro che frequentano l’oratorio dove Bovi svolgeva il ruolo di animatore e che si sono detti letteralmente sconcertati per quanto avvenuto.

L’accusa di molestie sessuali ai danni di quattro ragazzini minorenni, a carico di Paolo Bovi, hanno ovviamente smosso i numerosi fan della band che tramite la numerosa pagina ufficiale Facebook (con oltre un milione e 800 mila ‘Mi Piace’) ha voluto lasciare un messaggio, doveroso ed allo stesso tempo sentito: “Siamo agghiacciati alla sola idea che sia potuto succedere quello di cui non abbiamo mai avuto alcun sentore. Speriamo che la magistratura concluda presto le indagini e che il loro esito non sia terrificante come lo è il loro avvio”.

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