I Liceali

I Liceali 3, da stasera su Canale 5. Massimo Poggio: “Nella fiction interpreto un professore fuori dalle righe”

Luana Zotti 18/05/2011

Massimo Poggio è uno dei protagonisti della terza serie “I liceali”, la fiction trasmessa su Canale 5 in onda da oggi 18 maggio, in prima serata, il cui tema principale è quello della scuola. In questa fiction, Massimo interpreta il ruolo di un insegnante. Oltre a questa fiction, ha anche lavorato in altre precedenti, quali […]

article-post

Massimo Poggio è uno dei protagonisti della terza serie “I liceali”, la fiction trasmessa su Canale 5 in onda da oggi 18 maggio, in prima serata, il cui tema principale è quello della scuola. In questa fiction, Massimo interpreta il ruolo di un insegnante.

Oltre a questa fiction, ha anche lavorato in altre precedenti, quali “L’avvocato delle donne”, “Questa è la mia terra” e “Il segreto di Arianna”.

I ruoli drammatici sono il mio pane, mi vengono affidati spesso e questo mi rende felice, un premio alla professionalità. Nella fiction interpreto Enea Pannone, un professore particolare, fuori dalle righe e poco istituzionale. Pur essendo arrivato nella seconda serie, qui Enea diventa più centrale e in poco tempo diviene un punto di riferimento per la sua classe. Si pone al livello dei ragazzi, li fa parlare, ne ascolta i problemi, li accompagna in gita. E’ giovane, quindi non si pone come un insegnante rigido e lontano. Al contrario, troverà resistenze da parte dei colleghi tradizionalisti e questo gli procurerà qualche problema,

dice Massimo al settimanale “Vero Tv”.

Nella vita reale, Massimo, al contrario, ha svolto le scuole medie e si è fermato. Non ha conseguito la maturità, ma è andato a fare l’operaio metalmeccanico. Ma dentro di sé sentiva il desiderio di diventare un artista come sostiene lui stesso.

Avevo un’anima da artista, che pulsava, mi lasciava poco sereno. A volte mi deprimevo, pensavo che non volevo fare quel lavoro tutta la vita: mi sedevo e, a 18 anni, mi proiettavo in un ipotetico futuro di sessantenne. Un giorno mi sono visto operaio anche a quell’età e allora mi sono spaventato. Ho capito che volevo distaccarmene e cominciai a frequentare la scuola di recitazione di Alessandria e, poi, il Teatro Stabile di Torino. E’ nato tutto per gioco, ma anche per fortuna: insomma, un insieme di coincidenze.

Insomma, come a dire che Massimo avrebbe previsto il futuro, visto il successo ottenuto!

 

Potrebbe interessarti anche