logo

I liceali 3, anticipazioni sulla serie tv in onda in autunno

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-06

Non si sa ancora la data esatta del suo debutto in tv, ma già si è a conoscenza che di sicuro sarà trasmessa in autunno su Canale 5. Stiamo parlando della terza edizione de I liceali, la serie tv molto amata dal pubblico giovanile, che racconta le vicende scolastiche e sentimentali di alcuni studenti del liceo …

article-post

Non si sa ancora la data esatta del suo debutto in tv, ma già si è a conoscenza che di sicuro sarà trasmessa in autunno su Canale 5.

Stiamo parlando della terza edizione de I liceali, la serie tv molto amata dal pubblico giovanile, che racconta le vicende scolastiche e sentimentali di alcuni studenti del liceo classico Colonna.

Per la nuova serie, che diversamente dalle precedenti sarà composta in tutto da otto e non da sei episodi, sono previsti grandi cambiamenti. Infatti il professore Antonio Cicerino (Giorgio Tirabassi), pessima copia dell’insegnante John Keating de L’attimo fuggente, non ci sarà e mancherà anche la professoressa Enrica Sabatini (Claudia Pandolfi). A prendere il loro posto sarà Enea Pannone, interpretato da Massimo Poggio, già presente nella seconda stagione del telefilm.

Molto probabilmente si sentirà la mancanza dei due professori tanto amati dal pubblico. Lo ammette anche Massimo Poggio in un’intervista a Il Messaggero:

Le partenze di Giorgio Tirabassi e di Claudia Pandolfi  sono insostituibili, due grandi attori e beniamini del pubblico che lasciano un grande vuoto.

A lasciare la fiction non sono solo i personaggi interpertati da Giorgio Tirabassi e Claudia Pandolfi, ma anche molti studenti, che saranno sostituiti da volti nuovi, tra i quali quello di Virginia Valsecchi. Inoltre la regia passa da Lucio Pellegrini a Francesco Miccichè.

Le tematiche trattate, però, rimangono le stesse delle due passate edizioni, ossia i problemi dell’adolescenza.

Anche i ragazzi che avevano decretato parte del successo sono inevitabilmente cambiati, perché diplomati. E’ cambiato tutto, ma è rimasto intatto lo spirito, la voglia di parlare della scuola come fosse quel microcosmo che prepara alla vita,

conclude Massimo Poggio.

Potrebbe interessarti anche