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Giornata della Memoria in Tv: Shoah. I bambini hanno memoria, stasera su Rai Storia

di Vincenzo Faraone

Pubblicato il 2015-01-27

In occasione della Giornata della Memoria, giunta alla sua quindicesima edizione e che si celebra proprio oggi, 27 gennaio 2015, la Rai ha riservato un’ampia programmazione già iniziata da alcuni giorni e che ha visto ieri la messa in onda di una toccante pellicola per la tv trasmessa su RaiUno. Stasera, a partire dalle ore …

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In occasione della Giornata della Memoria, giunta alla sua quindicesima edizione e che si celebra proprio oggi, 27 gennaio 2015, la Rai ha riservato un’ampia programmazione già iniziata da alcuni giorni e che ha visto ieri la messa in onda di una toccante pellicola per la tv trasmessa su RaiUno. Stasera, a partire dalle ore 21:10 circa andrà in onda Shoah. I bambini hanno memoria, lo Speciale de Il Tempo e la Storia trasmesso su Rai Storia dalle ore 21:00: ecco le anticipazioni in merito allo speciale di stasera dedicato al Giorno della Memoria e al settantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

Shoah. I bambini hanno memoria, anticipazioni speciale sulla Giornata della Memoria

La memoria di Tatiana e Andra è ancora viva: “Vennero che era ancora buio, eravamo già a letto faceva ancora freddo. Sentimmo quelle voci aspre, incomprensibili, Erano come schiaffi gelati”. Parte dalle parole di Tatiana e Andra Bucci nella Risiera di San Sabba, a Trieste, il racconto di Shoah. I bambini hanno memoria, in onda stasera su Rai Storia. Le due sorelle Bucci vengono deportate dai nazisti nel lager polacco nel marzo del 1944. Sono tra le più piccole. E proprio sui più piccoli, sui bambini che subirono la deportazione, su quanti non tornarono mai, punta l’obiettivo lo Speciale, con immagini dell’epoca, reportage, testimonianze dei sopravvissuti, documenti e il contributo scientifico di docenti e storici.

Con Massimo Bernardini, in studio, Anna Foa della Sapienza di Roma, Bruno Maida e Giovanni De Luna, dell’Università di Torino, ricostruiscono gli anni dell’Olocausto mentre altri esperti – nei reportage realizzati sui luoghi della Storia – scandiscono il susseguirsi dei capitoli. A partire dallo storico Emilio Gentile che nella villa di Wansee, vicino a Berlino – dove nel 1942 fu concepita la “soluzione finale” della questione ebraica.

Un Olocausto che è – prima di tutto – un “viaggio verso destinazione ignota” ricorda lo storico Carlo Greppi, dell’Università di Torino, nell’affrontare il capitolo dedicato alle vittime. Immagini che si intrecciano con le testimonianze che Alessandra Tarquini, della Sapienza di Roma, raccoglie nel ghetto di Roma e a Milano incontrando Liliana Segre e Pietro Terracina, deportati – per motivi razziali – quando avevano tredici e sedici anni.

Diciassette milioni sono state le vittime delle persecuzioni razziste. I loro dati sono conservati a Bad Arolsen, in Germania, utilizzati dagli alleati per cercare di ridare nome e storia ai sopravvissuti, molti dei quali bambini. E qui si apre l’ultimo capitolo dello Speciale, dedicato ai “salvati” di cui parla la professoressa Silvia Salvatici dell’Università di Teramo che incontra Rebecca Boheling, la direttrice di questo centro internazionale per ricostruire le storie di tanti bambini per i quali la liberazione dai Lager apre strade diverse: dai difficili ricongiungimenti familiari all’adozione, dall’affidamento a parenti all’orfanotrofio.

Quest’ultima è la sorte che tocca anche alle sorelle Tatiana e Andra Bucci: da Auschwitz a Praga, poi a Lingfield, in Inghilterra. Dove apprendono che la madre è ancora viva. E riescono a tornare alla propria famiglia.

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