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Daniele Interrante a processo: coinvolto nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta in Piemonte

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-11-13

Il celebre opinionista di Barbara d’Urso, Daniele Interrante, coinvolto nell’inchiesta Carminius sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. Il suo nome appare tra quelli di 40 imputati così come scrive La Stampa. Daniele Interrante a processo: coinvolto nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta Tutto gira intorno a una società pubblicitaria la Slm Marketing srl. Secondo la ricostruzione dei pubblici …

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Il celebre opinionista di Barbara d’Urso, Daniele Interrante, coinvolto nell’inchiesta Carminius sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. Il suo nome appare tra quelli di 40 imputati così come scrive La Stampa.

Daniele Interrante a processo: coinvolto nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta

Tutto gira intorno a una società pubblicitaria la Slm Marketing srl. Secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri Monica Abbatecola e Paolo Toso, titolari dell’inchiesta, una «cartiera» costituita ad hoc per emettere fatture su operazioni inesistenti, così da consentire, tra varie cose, riciclaggio di denaro.

Quale il compito di Daniele Interrante?

Si legge nell’ordinanza: «Teneva i collegamenti con i beneficiari delle fatture, era finanziatore del sistema Slm Marketing e gestiva i rapporti con il commercialista Marco Podda». Quest’ultimo accusato di ricercare i clienti per le fatture farlocche. Emesse tra il 2015 e la fine del 2016 per circa 290mila euro.

«Il mio assistito non conosceva l’illiceità dell’operazione né sapeva chi fosse i soggetti che si celavano dietro la società – dice il suo difensore, l’avvocato Marco Ventura del foro di Milano – Siamo fiduciosi e abbiamo scelto di affrontare il processo. A prescindere dal reato fiscale in sé, non troviamo corretta la contestazione dell’aggravante mafiosa».

Ma com’è che Daniele Interrante si è interessato a questa operazione?

«La Slm Marketing è una società pubblicitaria e, in concreto, è stato un contatto di natura lavorativa». Ovvero? «Voleva sviluppare rapporti anche sotto un profilo di ritorno economico, ma di certo non illecito». La Procura è di un altro parere.

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