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Amadeus e la malattia: “Sono un miracolato”, ecco di cosa ha sofferto il conduttore di Sanremo 2023

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-02-07

Manca poco al suo esordio nei panni di conduttore e direttore artistico della 73esima edizione del Festival di Sanremo 2023, ma Amadeus, da sempre molto solare e sorridente, si porta dietro un doloroso passato. Qualche tempo fa si è raccontato tra le pagine del settimanale Oggi, svelando alcuni aspetti inediti della sua vita. In particolare ha …

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Manca poco al suo esordio nei panni di conduttore e direttore artistico della 73esima edizione del Festival di Sanremo 2023, ma Amadeus, da sempre molto solare e sorridente, si porta dietro un doloroso passato. Qualche tempo fa si è raccontato tra le pagine del settimanale Oggi, svelando alcuni aspetti inediti della sua vita. In particolare ha parlato della malattia di cui ha sofferto, al punto da autodefinirsi un miracolato. 

Amadeus e il racconto della malattia

“Sono un miracolato. A 7 anni mi ammalai gravemente di nefrite e fui tra la vita e la morte”: a raccontarlo è stato Amadeus, ripercorrendo quello che ha vissuto quando era appena un bambino. All’epoca fu ricoverato in ospedale a Bussolengo per ben due mesi.

Rammentando il periodo difficile, il conduttore di Sanremo 2023 ha commentato: “Fu durissima, i medici erano pessimisti”. Le sue condizioni erano così gravi che i genitori si affidarono a Santa Rita da Cascia.

Della malattia aveva parlato anche in un’intervista rilasciata a Ok Salute: “Avevo solo sette anni, eppure di quel periodo conservo ancora un ricordo molto nitido. E ricordo che, anche se poi si è concluso tutto per il meglio, nei due anni successivi ho dovuto rinunciare a correre, scatenarmi, perfino a praticare sport, come invece, a quell’età, si ama tanto fare”.

Fortunatamente le cose andarono per il meglio,ed Amadeus ha voluto ricordare anche i momenti difficili della sua carriera. Il conduttore di Sanremo 2023 ha rammentato anche del passaggio a Mediaset e dell’interruzione dello show preserale dopo appena poche settimane: “Per due anni il mio telefono non squillò più. Ero passato da uno che faceva picchi d’ascolto a uno che si sentiva al capolinea”, ha confidato.

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