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Alessandro Greco: “Io sono destinato alla carriera televisiva. La TV dovrebbe prendere spunto dalla radio”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-08-21

Tra le pagine di Chi, Alessandro Greco si racconta. Assente dalla TV ma presentissimo in radio, dove conduce da tre anni insieme a Charlie Gnocchi (fratello di Gene) il programma No problem – Viva l’Italia, sulle frequenze di Rtl 102.5. A 25 anni arriva lo strepitoso successo con Furore, per ben cinque edizioni, dal 1997 …

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Tra le pagine di Chi, Alessandro Greco si racconta. Assente dalla TV ma presentissimo in radio, dove conduce da tre anni insieme a Charlie Gnocchi (fratello di Gene) il programma No problem – Viva l’Italia, sulle frequenze di Rtl 102.5. A 25 anni arriva lo strepitoso successo con Furore, per ben cinque edizioni, dal 1997 al 2001, poi poco altro, tra cui La Talpa, nel 2005 insieme alla moglie, Beatrice Bocci.

Si vede molto poco in TV e la gente gli chiede in continuazione il perché: “Qualcuno pensa che sia stata una mia scelta fare a meno della TV”, spiega e poi aggiunge: “Non è così: io sono destinato alla carriera televisiva! Sono sempre pronto. La televisione dovrebbe prendere spunto dalla radio, un settore della comunicazione rimasto puro e meritocratico”, mentre in TV si tende a dimenticare: “Il problema “memonico” esiste” afferma.

Scoperto da Raffaella Carrà e Sergio Japino, pensa che in TV il posto per lui ci sia decisamente ancora, tanto da affermare: “Ho la fortuna di aver iniziato presto, sono pieno di entusiasmo ed energia. Il pubblico mi dimostra sempre tanto affetto. Quando la Carrà mi ha chiamato nel 2008 a fare su RaiTre Il Grande Concerto, abbiamo fatto ottimi ascolti e nelle puntate speciali di Natale del 2010 e del 2011 abbiamo vinto la serata. Lo scorso anno la finale di Castrocaro ha nuovamente vinto gli ascolti della serata”.

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