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Enrico Lucci, da oggi torna con Le Iene: ‘Mi calza a pennello, mi pagano per cose che faccio anche nella vita’

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2015-01-29

Da oggi, giovedì 29 gennaio 2015 tornano gli amici de Le Iene e così, invece di intervistare sempre la conduttrice Ilary Blasi (anche per questo nuovo anno condurrà con Teo Mammucari e la Gialappa’s Band), gli amici di Sorrisi e Canzoni Tv hanno pensato bene di intervistare la Iena più irriverente e particolare del programma: …

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Da oggi, giovedì 29 gennaio 2015 tornano gli amici de Le Iene e così, invece di intervistare sempre la conduttrice Ilary Blasi (anche per questo nuovo anno condurrà con Teo Mammucari e la Gialappa’s Band), gli amici di Sorrisi e Canzoni Tv hanno pensato bene di intervistare la Iena più irriverente e particolare del programma: Enrico Lucci. Ecco a seguire alcune dichiarazioni del Re della presa in giro “quasi involontaria”. Mezzo secolo alle spalle e una carriera davvero particolare per un uomo altrettanto interessante. Vogliamo scoprire chi è Enrico Lucci?

Le Iene in TV dal 29 gennaio 2015, Sorrisi intervista Enrico Lucci: ‘Mi faccio intervistare per vanità’

Diciotto anni da Iena: “Sono l’unico tra i fondatori ancora in video. Il programma mi calza a pennello, mi pagano per cose che farei o faccio nella vita”, Enrico però confessa di mostrare i primi segni di stanchezza: “C’è il peso del tempo, un po’ di routine. Negli ultimi quattro anni mi ha salvato Umberto Alezio, un giovane autore che mi affianca e mi dà nuovi stimoli. E poi, essendo pigro, mi recupera a casa o al bar, dove vado a fumare o a prendere la tisana”.

Enrico Lucci racconta anche come nasce un servizio e i litigi con Davide Parenti: “In 18 anni, più di un matrimonio, avremo litigato furiosamente 200 volte. Ma alla fine si trova sempre un compromesso”. Per quanto riguarda le nuove leve invece apprezzamenti per Nadia Toffa: “Sta lavorando bene” ma anche per Luigi Pelazza, Filippo Roma e Mauro Casciari. Enrico Lucci racconta anche il suo modo di fare i servizi, dallo stillicidio verbale, alla stupidità, il nonsense che entra nella realtà e le ‘fregnacce’ da bar. Lucci si presenta come una persona molto riservata e schiva, che non accetta facilmente di essere intervistato, tranne che da Sorrisi:

Lo faccio raramente, ma è la vanità. Tutti siamo vanitosi. L’intervista è goduria pura dell’ego. E’ qualcuno che si occupa di te, magari convinto che tu abbia qualcosa di interessante da dire.

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