Le lacrime per la morte di Nina (interpretata da Denise Tantucci) si sono appena asciugate e già nuove toccanti emozioni si fanno largo tra i fan di Braccialetti rossi 3. Ieri infatti, è andata in onda l’ultima puntata del teen drama, sulla rete ammiraglia di Casa Rai a partire dalle 21.10 circa. La serie ha vinto la gara degli ascolti TV scontrandosi con Zelig Event e così, il finale di Braccialetti rossi 3 è stato visto da 4.820.000 spettatori (share 18,53%). Da oggi, venerdì 2 dicembre 2016, ogni settimana fino al 3 marzo 2017, sbarca in edicola la collana completa delle tre stagioni. La prima uscita prevede dvd + cofanetto a €9,90.
Nel disco Braccialetti rossi 3 di Niccolò Agliardi ci sono 14 tracce di cui sette brani inediti e sette vecchi successi delle prime due stagioni. Ma Niccolò ha esordito anche come scrittore, con il romanzo “Ti devo un ritorno” edito da Salani (euro 14,90). Un’ultima curiosità: tutte le apparecchiature mediche usate sul set sono vere, ma radiografie, ecografie e altri reperti diagnostici dei braccialetti rossi sono creati in fase di lavorazione.
L’ospedale di Braccialetti rossi è stato ricreato al Ciasu (Centro internazionale alti studi universitari) di Fasano, in provincia di Brindisi. L’isola, invece, è un mix di luoghi. Le riprese aeree, le inquadrature del mare e del porto, infatti, sono state realizzate alle isole Tremiti, mentre gli altri scorci sono in realtà porzioni dei quasi 60 chilometri di costa tra Fasano e Brindisi. Il faro è quello di Capo d’Otranto, in provincia di Lecce, ma gli interni sono quelli di una piccola masseria a Speziale, vicino Fasano. La scogliera dove Leo (Carmine Buschini) si sente male a inizio stagione è a sud di Polignano a Mare, Bari.
Mentre lo stabilimento balneare dove Vale fa kitesurf è a Rosa Marina, vicino a Ostuni (Brindisi). La casa di Cris (Aurora Ruffino) si trova a Bari, mentre quella di Leo a Monopoli (Bari), come pure il cimitero dove è sepolta la mamma del ragazzo. A Bari c’è anche la piscina-limbo dove si trovano i ragazzi in bilico tra la vita e la morte. La grotta, invece, è un sito archeologico sulla statale che collega Fasano a Savelletri.
Le prime due stagioni di Braccialetti rossi sono state tratte dall’omonimo libro di Albert Espinosa, che ha raccontato la sua esperienza di ragazzino malato di tumore. La terza è stata scritta, con una più libera ispirazione, da Sandro Petraglia e Giacomo Campiotti, che ne è anche il regista. I due autori stanno già lavorando alla quarta stagione, che si girerà il prossimo anno. Sia in fase di scrittura che di riprese e montaggio, per rendere più credibile il racconto gli autori si avvalgono della consulenza medica del professor Giacinto La Verde, ematologo dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.