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Fedez, il grande bluff: da alleato della comunità LGBTQIA+ ad “amico” di Gasparri, sarà ospite del congresso di Forza Italia
Redazione BlogTivvu.com 29/05/2025
Da “coso dipinto” a ospite speciale: Fedez al fianco di Gasparri.

Fedez sembra non avere le idee troppo chiare. Nel corso della sua carriera, il rapper ci ha abituato a cambi di opinione fin troppo repentini e clamorosi, sia in ambito politico che musicale e personale. Notizia delle ultime ore? Sarà l’ospite d’onore al congresso nazionale di Forza Italia Giovani, in programma nei prossimi giorni. A lanciare la notizia è stato Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.
Fedez ospite al congresso di Forza Italia Giovani: da paladino del DDL Zan a testimonial della destra
L’annuncio è arrivato durante la Maratona Bullismo organizzata al Palazzo dell’Informazione dell’Adnkronos, dove si presentava il primo rapporto dell’Osservatorio nazionale sul bullismo e il disagio giovanile.
Ed è lì che Gasparri ha rivelato: “Con Fedez abbiamo parlato di disagio giovanile, in passato con lui abbiamo avuto anche delle polemiche, ci siamo confrontati e sabato posso annunciare che sarà ospite del congresso dei giovani di Forza Italia”.
L’account ufficiale di Forza Italia Giovani aveva provato a creare suspense pubblicando la silhouette misteriosa di un ospite speciale, ma il gioco a sorpresa è stato bruciato proprio da Gasparri, che ha confermato tutto prima del previsto.
Ma la vera domanda è: cosa ci fa Fedez, simbolo della musica pop e – in passato – anche voce attiva nel sostegno ai diritti civili e LGBTQIA+, in un contesto politico che non brilla certo per inclusività?
Lui, che – in tempi che adesso appaiono lontanissimi – aveva preso posizione contro l’omotransfobia e aveva denunciato con forza le censure in Rai, oggi – invece – si avvicina alla destra italiana con cui – tra l’altro – aveva anche litigato.
Solamente a novembre 2024, Gasparri aveva definito Fedez un “personaggio infimo” durante una conferenza in Senato, commentando un acceso scontro a La Zanzara.
Un personaggio infimo che oggi viene invitato a parlare di disagio giovanile in un congresso. Sarebbe comico, se non fosse drammaticamente emblematico di come, spesso, la politica si muove a seconda del vento.
Ma i litigi tra Fedez e Maurizio Gasparri non si fermano certamente qui. Nell’ottobre 2024, il politico aveva definito il rapper “coso dipinto” dopo una foto pubblicata dal rapper che teneva in mano un cartello con scritto “#stopinvasione della Lega Nord a Milano”.
“Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?” aveva scritto Gasparri. E poi aveva aggiunto: “Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso”.
Sembra uno scherzo e invece è un cortocircuito tutto italiano. L’arrivo di Fedez a un evento organizzato dal partito fondato da Silvio Berlusconi – che ha sempre mostrato una certa allergia per i temi LGBTQIA+, il femminismo e i diritti civili – ha colto tutti di sorpresa.
Specie chi ancora ricorda le sue dirette Instagram a sostegno del DDL Zan, in cui Fedez dialogava con esponenti del Partito Democratico e si schierava pubblicamente contro l’omotransfobia.
Chi sostiene i diritti civili con coerenza non può ignorare questo passaggio: essere ospiti, testimonial o simboli in eventi politici che negli anni hanno remato contro l’inclusione e l’autodeterminazione delle persone LGBTQIA+ – e delle donne – è quanto meno ambiguo. Anzi, rischia di diventare un favore mediatico a chi su quei diritti ha messo veti, risate e voti contrari.
La trasformazione di Fedez: dalle unghie laccate alle passerelle con la destra
Nel suo percorso da rapper alternativo e provocatorio a imprenditore-influencer-padre di famiglia, Fedez ha cambiato pelle più volte. Ha combattuto per il DDL Zan, si è esposto sulle piattaforme contro l’omofobia, si è mostrato vicino ai valori dell’inclusività, salvo poi essere fotografato accanto a Luca Lucci, esponente controverso della curva del Milan, coinvolto in inchieste sulla criminalità organizzata.
Un colpo al cerchio e uno alla botte, che ha lasciato molti spaesati.
Ora, l’idea di vederlo accanto a un Maurizio Gasparri, autore di frasi storicamente irridenti verso tutto ciò che è diverso, non può che far riflettere su quanto, nella società dello spettacolo, le contraddizioni valgano più dei principi.