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Lol 2, Virginia Raffaele svela perché ha partecipato e qual è il comico che “teme” maggiormente

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-02-28

Virginia Raffaele, intervistata per il Corriere della Sera, ha svelato per quale motivo ha deciso di prendere parte a Lol 2 (le ultime due puntate saranno distribuite da Amazon Prime Video dal prossimo 3 marzo). Lol 2, Virginia Raffaele svela perché ha partecipato e qual è il comico che “teme”  Quando spieghi il format in …

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Virginia Raffaele, intervistata per il Corriere della Sera, ha svelato per quale motivo ha deciso di prendere parte a Lol 2 (le ultime due puntate saranno distribuite da Amazon Prime Video dal prossimo 3 marzo).

Lol 2, Virginia Raffaele svela perché ha partecipato e qual è il comico che “teme” 

Quando spieghi il format in due parole vuol dire che funziona: chi ride va fuori, finito. È tanto tempo che non facevo qualcosa in tv, è un’esperienza vera, di pancia, mi piace anche mostrare una parte umana. Devo dire che non sapevo chi avrei incontrato, poi purtroppo i miei incubi hanno preso forma e corpo. 

Innegabile la straordinaria presenza scenica della Raffaele che, insieme a Corrado Guzzanti e il Mago Forest, rappresenta uno dei personaggi più forti del cast.

Parlando dei partecipanti, proprio Virginia svela chi “teme” maggiormente e perché:

L’avversario più difficile si è rivelato il Mago Forest, mi fa ridere anche se sta fermo.

I modelli di riferimento

Ho consumato A me gli occhi, please di Proietti e In principio era il Trio di Marchesini, Solenghi, Lopez, avevo le vhs e li so ancora a memoria. Quando sento Massimo gli cito dei pezzi e lui mi chiede come faccio a ricordarmeli. Una donna che mi ha sempre affascinato da morire è Monica Vitti, per la ironica sensualità, la buffa bellezza, un insieme di stupende contraddizioni; e poi ovviamente Franca Valeri e Bice Valori per alcuni dei personaggi meravigliosi che hanno creato. 

A 15 anni andai a vedere Anna Marchesini a teatro e alla fine mi sforzai di spingermi in camerino per farmi fare un autografo. Quando le dissi che mi chiamavo Virginia, rispose che anche sua figlia si chiamava così: ho pensato come una scema che fosse un segno del destino.

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