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Il clan dei camorristi, stasera la seconda puntata: la trama. Giuseppe Zeno risponde alle critiche

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2013-02-01

Dopo l’esordio soddisfacente della passata settimana, nell’ambito del quale ha conquistato 4.986.000 telespettatori con share del 18.61%, torna anche stasera l’appuntamento con la seconda puntata della fiction di Canale 5, Il clan dei camorristi, prodotta da Taodue per la regia di Alessandro Angelini e Alexis Sweet e che vede nel cast la partecipazione di Stefano …

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Dopo l’esordio soddisfacente della passata settimana, nell’ambito del quale ha conquistato 4.986.000 telespettatori con share del 18.61%, torna anche stasera l’appuntamento con la seconda puntata della fiction di Canale 5, Il clan dei camorristi, prodotta da Taodue per la regia di Alessandro Angelini e Alexis Sweet e che vede nel cast la partecipazione di Stefano Accorsi nei panni del magistrato Andrea Esposito e di Giuseppe Zeno nel ruolo di Francesco ‘O malese’ Russo, il pericoloso camorrista. Il risultato ottenuto dalla nuova fiction Mediaset, però, non ha riguardato solo i dati d’ascolto, ma anche il giudizio di pubblico e critica, per una volta d’accordo su un tema così delicato rappresentato in tv, nonostante non siano mancate, come spesso accade, voci discordanti in merito, le quali hanno invece accusato la serie di aver contribuito a dare un’immagine sbagliata del nostro Paese e di Napoli.

In seguito alla prima puntata, proprio uno dei protagonisti, Giuseppe Zeno, ha voluto commentare nel corso di un’intervista a TgComn24, non solo i risultati ottenuti, ma ha anche voluto dire la sua sulla funzione sociale e civile della fiction. Innanzitutto, ha voluto replicare alle critiche ricevute, asserendo in merito:

A quelli che affermano che in questo modo si dipinge Napoli come una città di camorristi, io vorrei chiedere di spiegare il perché di questa tesi. Dire semplicemente che queste cose non vanno fatte è un po’ semplice e riduttivo… Magari nemmeno l’hanno vista la serie e si sono limitati al titolo. Se analizzi il nostro lavoro viene fuori tutta una Napoli che si ribella a determinate situazioni.

Gli alti ascolti, però, hanno dimostrato come l’interesse sull’argomento, seppur “scomodo” e spinoso, sia abbastanza elevato, ed in merito Zeno ha commentato:

Il pubblico ha capito che non è un’opera di semplice intrattenimento né che a noi andava di fare i pistoleri. È arrivato il fatto che è una cosa fatta con coscienza e ne abbiamo avuto il polso anche dalle reazioni via internet.

E sul potenziale che una serie del genere può avere, dal punto di vista civile, l’attore ha dichiarato:

Noi diamo l’immagine di una regione che è stata sventrata da chi ha usato la prepotenza per arricchirsi personalmente. Ma parliamo di una piccolissima percentuale. Tutto il resto, e parliamo di fatti realmente accaduti, riguarda gente che si è ribellata, anche con forza. D’altro canto la camorra esiste, o vogliamo forse negare questo? Se si vuole raccontare una realtà bisogna farlo con tutte le sfumature, raccontando anche i personaggi negativi, dove nascono, come agiscono e con la connivenza di chi.

Intanto stasera, sempre su Canale 5, andrà in scena la seconda puntata. Andiamo a scoprire cosa accadrà – SPOILER. Un evento drammatico, andrà a sconvolgere la vita del giudice Esposito; il fratello Marco, sarà ucciso nel corso di un pestaggio da parte degli scagnozzi di ‘O Malese, rappresentando questo un vero e proprio avvertimento per il coraggioso Andrea. Non sarà questo avvenimento a fermare la sua lotta alla camorra e a farlo arrendere, ma proprio quest’ultimo tragico evento che lo tocca anche nel personale, gli darà la spinta in più per proseguire. L’indagine, dunque, proseguirà e porterà alla scoperta dei perversi meccanismi attraverso i quali operano i camorristi…

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