logo

Faccia d’angelo, il regista Eros Puglielli parla della nuova fiction di Canale 5. “Gabriel Garko è un attore che si dà al regista”

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-12-10

Faccia d’angelo è il titolo di una nuova serie tv in quattro puntate che andrà in onda su Canale 5. Protagonisti della nuova fiction sono Gabriel Garko, che interpreta un commissario enigamatico e misterioso dal passato oscuro, che dà la caccia ad un assassino, e Cosima Coppola, che recita nei panni di una poliziotta che farà innamorare il …

article-post

Faccia d’angelo è il titolo di una nuova serie tv in quattro puntate che andrà in onda su Canale 5.

Protagonisti della nuova fiction sono Gabriel Garko, che interpreta un commissario enigamatico e misterioso dal passato oscuro, che dà la caccia ad un assassino, e Cosima Coppola, che recita nei panni di una poliziotta che farà innamorare il commissario.

Le riprese sono già cominciate da circa un mese e proseguiranno fino a marzo. La fiction è diretta da Eros Puglielli, il quale, sul settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni, afferma che l’aspetto più interessante e più marcato, nella fiction, è l’aspetto umano, emotivo e psicologico, dato che Faccia d’angelo indaga sui sensi di colpa di tutti i personaggi e sulle loro zone d’ombra. Il regista dice che il thriller è ambientato ai giorni nostri, ma visivamente è ispirato alle atmosfere noir degli anni ’40.

E’ un giallo: c’è un’indagine, con le sue regole, ma più che sulle congeture il commissario Roberto Parisi (il protagonista della fiction interpretato da Gabriel Garko, ndr) si basa su intuizioni ed emozioni. Tutti sono i potenzili assassini, perchè tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere nella loro zona d’ombra. E l’indagine rivela quanto la realtà possa essere doppia. Nella ricerca dell’assassino, la conoscenza dei personaggi diventa essenziale,

aggiunge poi Eros Puglielli.

L’intervistato parla anche di Gabriel Garko che ha già diretto nel film tv Caldo Criminale, dove l’attore affianca Sabrina Ferilli. Eros Puglielli descrive Garko come un attore devoto, che “si dà al regista”, si cala nel personaggio e si mette in gioco. Inoltre secondo il regista in questo film Gabriel Garko ha un elemento in comune con il personaggio che interpreta, ossia lo sguardo, perchè anche gli occhi dell’attore danno l’impressione di nascondere qualcosa di insondabile.

Potrebbe interessarti anche