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Pride Month 2023, #6 Ambra Angiolini ‘salva’ grazie all’abbraccio rainbow: con la figlia Jolanda dalla parte giusta

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-06

Quando pensiamo alle donne che si sono svincolate dall’immagine che tanto le ha rese famose in tv, Ambra Angiolini ne è l’esempio cardine. E’ lei la nostra sesta (ma prima nel cuore) protagonista della rassegna sul Pride Month 2023. E con lei la figlia Jolanda Renga, che nonostante la giovane età ha scelto di stare …

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Quando pensiamo alle donne che si sono svincolate dall’immagine che tanto le ha rese famose in tv, Ambra Angiolini ne è l’esempio cardine. E’ lei la nostra sesta (ma prima nel cuore) protagonista della rassegna sul Pride Month 2023. E con lei la figlia Jolanda Renga, che nonostante la giovane età ha scelto di stare dalla ‘parte giusta’.

Pride Month 2023, #6 Ambra Angiolini

Ambra Angiolini, Pride Month 2023

Attrice amata da Ozpetek, Ambra oggi continua a rappresentare una icona per gli ex adolescenti ormai cresciuti, ma soprattutto tra le maggiori attiviste per i diritti LGBTQIA+

Quando i riflettori iniziarono a spegnersi sul fenomeno Ambra e della ‘ragazzina di Mediaset’, lasciandola scivolare in uno dei periodi più bui della sua vita, divenne pubblico il suo attivismo LGBT. La partecipazione al World Pride 2000 di Roma è ben impressa nella mente dell’attrice, che da anni è in campo attivamente per combattere le battaglie a favore della comunità, mai come in questo momento storico messa alla prova dall’attuale governo. 

In occasione del cinquantesimo anno del Gay Pride, nel 2020, mentre si combatteva la battaglia contro il Coronavirus, Ambra ricordava sui social quel Pride di 20 anni prima:

Era il World Pride 2000 ed io ero a manifestare per la parità dei diritti lgbtq+ sul carro del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Non stavo passando un bel periodo, a dir la verità professionalmente parlando, non mi si filava più nessuno. Quella bandiera, invece, sventolava per me anche senza vento. Ripeto e ribadisco che senza l’abbraccio rainbow che dura ormai da più di vent’anni, io forse non avrei capito certe battaglie, non avrei occupato il tempo in cose davvero importanti e non sarei la stessa donna libera che sono oggi. L’amore è amore e che AMORE! GRAZIE.

World Pride 2000, Ambra Angiolini
World Pride 2000, Ambra Angiolini

Un amore reciproco, quello tra Ambra e la comunità LGBTQIA+. La Angiolini non ha mai smesso di esserne riconoscente, come dichiarò in una intervista a Rolling Stone:

Dico sempre grazie al popolo gay di esistere, perché io esisto ancora grazie a loro.

Nel 2014, in occasione del Torino Gay & Lesbian Festival dichiarò:

Quella omosessuale è una comunità che ha il mio stesso spirito, vive la realtà in maniera molto profonda ma i gay comunicano leggerezza, una bella gioia di vivere che non vuol dire superficialità. I miei amici gay mi hanno dato molta fiducia nella possibilità di evolvermi, questa voglia di stare a guardare mica ce l’hanno tutti, bisogna essere lucidi e lasciarsi sorprendere.

Con la figlia Jolanda Renga il sostegno alla comunità LGBTQIA+

Ambra e Jolanda Renga

Ambra continua ad essere vicina alla comunità, e lo dimostra l’ultimo ruolo di madrina avuto in occasione della 38esima edizione del Lovers Film Festival, il più longevo festival sui temi LGBTQIA+ diretto dall’amica Vladimir Luxuria.

Ad accompagnarla era presente anche la figlia Jolanda Renga, che già in precedenza aveva reso nota la sua posizione, scendendo in piazza a Milano per manifestare a sostegno delle famiglie arcobaleno. Una piccola donna battagliera almeno quanto la madre, che proprio in riferimento a Jolanda ha commentato:

Le ha scelte lei le sue battaglie. Quando ho visto che era in piazza a Milano, mentre io ero a teatro in Sicilia, mi ha tanto commosso. Mi sembra bellissimo che lei sia così piena di ardore, passione, che non abbia paura di difendere chi ha bisogno di essere difeso. E speriamo anche che questo verbo finisca nel dimenticatoio. Bisognerebbe che nessuno debba più difendersi da qualcosa che sia legittimo, bisognerebbe difendersi dal male e non da chi male non ne fa e vorrebbe vivere la propria vita semplicemente con dignità. Lei questo l’ha capito bene.

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