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I Cesaroni 6, la recensione di Blog Tivvù: buono il restyling, piacevole la recitazione e la trama

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2014-09-04

I Cesaroni sono ormai giunti alla sesta stagione e di novità ieri, ne hanno portate sicuramente abbastanza. Cast rinnovato ma soprattutto svecchiato con la possibilità di creare nuove ed interessanti dinamiche. Sembrava quasi di assistere a delle puntate che avessero trovato un filo logico tirato fuori sì dal passato ma assolutamente comprensibile. In sintesi, se …

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I Cesaroni sono ormai giunti alla sesta stagione e di novità ieri, ne hanno portate sicuramente abbastanza. Cast rinnovato ma soprattutto svecchiato con la possibilità di creare nuove ed interessanti dinamiche. Sembrava quasi di assistere a delle puntate che avessero trovato un filo logico tirato fuori sì dal passato ma assolutamente comprensibile. In sintesi, se non avete visto le altre cinque stagioni potrete raccapezzarvi con tranquillità, esattamente come è successo a me ieri sera. Ho sempre dato un’occhiata furtiva alla serie, ma non ne ho mai vista una puntata per intero, ieri sera invece è accaduto.

La fiction mi è piaciuta, l’ammetto. Avevo il timore che l’aspetto troppo romano della serie mi creasse dei fastidi in quanto, come è ben noto tutti i dialetti eccessivamente forzati (a meno che tu non sia Il Commissario Montalbano) possono dare fastidio. L’attore che parla il barese, il romano, il napoletano e il siciliano portati all’esasperazione riesce solo ad infastidirmi. Ed invece ieri ho assistito ad una prima puntata ben recitata, piacevole e scorrevole. Il bacio gay tra Annibale e Luigi in prima serata poi, spero sia stato grande sintomo che le cose stanno davvero cambiando.

Detto questo, anche se la prima puntata de I Cesaroni 6 non ha avuto gli ascolti delle passate stagioni ha comunque ottenuto buoni risultati considerando anche tante varianti, i primi mesi di settembre (c’è gente ancora in ferie… già) e le modifiche che hanno ricevuto gli ascolti Tv nel corso degli anni. Non si può quindi assolutamente parlare di flop, sarebbe da stupidi solo pensarlo figuriamoci scriverlo. In sintesi è vero, dei vecchi Cesaroni non è rimasto molto, ma ne sentite davvero la mancanza?

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