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10 curiosità che (forse) non sapevi su Pretty Woman, il film con Richard Gere e Julia Roberts più due bonus

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-05-28

Le 10 curiosità su Pretty Woman, il film con Richard Gere e Julia Roberts stasera 28 maggio su Rai1

Pretty Woman è un film romantico del 1990 (qualcuno direbbe “il” film romantico per eccellenza) diretto da Garry Marshall e interpretato da Richard Gere e Julia Roberts. Un vero e proprio cult degli Anni Novanta che avrebbe dovuto avere attori e finale diversi. Ecco dieci curiosità su questo iconico film che (forse) non sapevi ancora.

Pretty Woman, 10 curiosità sul film

Pretty Woman

Titolo originale: il film doveva inizialmente intitolarsi “3.000”, che si riferiva alla somma di denaro che Edward (Richard Gere) avrebbe pagato a Vivian (Julia Roberts) per passare una settimana con lui.

Il tono originale: la sceneggiatura originale di J.F. Lawton era molto più oscura e drammatica, trattando temi seri come la tossicodipendenza e la prostituzione senza lieto fine. Il film è stato poi trasformato in una commedia romantica.

Julia Roberts non era la prima scelta: altre attrici considerate per il ruolo di Vivian includevano Meg Ryan, Sandra Bullock, Molly Ringwald e Daryl Hannah, ma tutte rifiutarono per vari motivi. Julia Roberts, relativamente sconosciuta all’epoca, ottenne infine la parte che la rese una star.

La scena del collier: la famosa scena in cui Edward chiude la scatola del collier sulle dita di Vivian, facendo ridere Julia Roberts, non era nel copione. Richard Gere lo fece come uno scherzo, ma la reazione naturale di Julia piacque così tanto al regista che decise di includerla nel film.

Il pianoforte: nella scena del pianoforte, Richard Gere suona davvero lo strumento. Gere è un pianista talentuoso e ha composto lui stesso il pezzo che suona nel film.

L’abito rosso: l’iconico abito rosso che Vivian indossa per l’opera doveva inizialmente essere nero. La costumista Marilyn Vance cambiò colore all’ultimo momento, creando uno dei look più memorabili del cinema.

Improvvisazioni sul set: molte delle scene più memorabili del film, tra cui la sequenza del collier e alcune delle battute umoristiche, sono state frutto di improvvisazioni da parte degli attori.

Un successo inaspettato: nonostante le previsioni caute, Pretty Woman fu un enorme successo al botteghino, incassando oltre 463 milioni di dollari a livello mondiale.

La carriera di Julia Roberts: il film consolidò Julia Roberts come una delle principali star di Hollywood e le valse una nomination all’Oscar come Miglior Attrice.

Influenza culturale: Pretty Woman ha lasciato un’impronta duratura nella cultura popolare, con citazioni, parodie e riferimenti continui. La sua colonna sonora, in particolare la canzone “Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison, divenne anch’essa iconica.

Due bonus extra: il finale e le repliche su Rai1

Queste 10 curiosità mostrano come Pretty Woman sia diventato un classico amato non solo per la sua trama romantica, ma anche per i momenti unici e il talento dei suoi protagonisti. Ma qui di seguito vi proponiamo altri due bonus, tra cui il finale diverso.

Inizialmente, Pretty Woman era concepito come una storia molto più drammatica: Vivian avrebbe dovuto essere una tossicodipendente e la trama prevedeva che la sua amica Kit (interpretata da Laura San Giacomo) morisse per overdose.

Non solo: invece del lieto fine romantico, il copione originale prevedeva che Edward allontanasse Vivian, lasciandola sul ciglio della strada e gettandole i soldi addosso. Questo finale rifletteva il tema dell’opera “La Traviata,” che i protagonisti vedono a teatro e che si sente nel finale conosciuto del film.

Infine, sapevate quante volte è stato trasmesso in replica su Rai1? Oltre alla prima visione, si contano – con quella di oggi 28 maggio 2024 – ben 31 repliche!

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