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Mara Venier blocca i commenti social dopo il caso Ghali: “censura” e “comunicato Rai già pronto”, cosa sta succedendo

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-02-13

Quanto accaduto nell’ultima puntata di Domenica In dedicata ai protagonisti di Sanremo 2024, ha travolto inevitabilmente anche Mara Venier. Le parole di Ghali pronunciate al termine della sua ultima esibizione sul palco dell’Ariston, “Stop al genocidio” (che noi sosteniamo con forza) hanno avuto una potenza tale da aver spinto l’ad Rai, Roberto Sergio, a prendere …

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Quanto accaduto nell’ultima puntata di Domenica In dedicata ai protagonisti di Sanremo 2024, ha travolto inevitabilmente anche Mara Venier. Le parole di Ghali pronunciate al termine della sua ultima esibizione sul palco dell’Ariston, “Stop al genocidio” (che noi sosteniamo con forza) hanno avuto una potenza tale da aver spinto l’ad Rai, Roberto Sergio, a prendere posizione con un comunicato stampa letto proprio dalla conduttrice di Domenica In in diretta tv.

Caso Ghali, Domenica In e le accuse a Mara Venier

Mara Venier e Ghali

Il contenuto del comunicato – in cui non si fa direttamente il nome di Ghali – e che secondo Corriere.it “era già pronto” e le successive parole pronunciate da Mara Venier, che ne condivideva il messaggio a nome di “tutti”, hanno inevitabilmente scatenato un caos tale da indurre la stessa padrona di casa di Domenica In a disattivare momentaneamente i commenti su Instagram. 

Proprio durante Domenica In Ghali aveva colto l’occasione per replicare all’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, che aveva attaccato la Rai per non aver ricordato le vittime della strage dello scorso 7 ottobre. Il cantante in diretta aveva detto:

Il fatto che l’ambasciatore parli così non va bene, continua la politica del terrore, la gente ha paura di dire stop alla guerra, stop al genocidio. Stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono viva la pace.

In seguito alle sue parole, la Venier si era limitata a dire:

Siamo tutti d’accordo che tutti vogliamo la pace…

Era stato quindi il turno di Dargen D’Amico che dopo aver accennato un commento sui migranti in risposta ad una giornalista, si era visto “censurato” da Mara, che aveva tagliato corto (prima di un fuorionda ripreso sui social):

Va bene, però qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche. Qui stiamo parlando di musica e quindi chiedo scusa a tutti quanti.

Poi la lettura di quel comunicato pro Israele da parte dell’ad Rai e le polemiche durissime anche contro la conduttrice per la sua mancata presa di posizione. Secondo i componenti del Pd, la stessa Venier si sarebbe “prestata a fargli da megafono”. E se il responsabile Informazione del Pd, Sandro Ruotolo ha parlato di “censura” per i modi usati nei confronti di Dargen D’Amico, l’ex ministro Pd, Andrea Orlando ha tuonato:

Lo scambio Venier-cantanti di domenica è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai. Ma vale quanto un saggio sociologico: paternalismo e difficoltà a cogliere sino in fondo le implicazioni che la rete ha avuto.

I deputati di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, hanno invitato Mara Venier a esprimere solidarietà anche nei confronti del popolo palestinese. Stefania Ascari, deputata del M5S, si dice scandalizzata per la conduzione della Venier.

Ma c’è anche chi la difende, a partire dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia: 

Ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio, che ha riequilibrato la situazione. Il primo giorno sembrava una scelta soltanto di una parte, la seconda è stata più equilibrata, ha portato equilibrio in una posizione che pendeva soltanto da una parte.

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