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Max Giusti, il brutto periodo Rai: lacrime dopo Affari Tuoi e Simona Ventura lo trattava male

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2017-09-15

Max Giusti, si è recentemente confessato tra le pagine del settimanale 7, magazine allegato al Corriere della Sera. Il conduttore di Boom ha rivelato degli interessantissimi retroscena che di seguito, vi andremo a narrare. Si parte con il passato sulla rete ammiraglia di Casa Rai e Affari Tuoi. Nel maggio 2013 ci fu un improvviso …

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Max Giusti, si è recentemente confessato tra le pagine del settimanale 7, magazine allegato al Corriere della Sera. Il conduttore di Boom ha rivelato degli interessantissimi retroscena che di seguito, vi andremo a narrare. Si parte con il passato sulla rete ammiraglia di Casa Rai e Affari Tuoi. Nel maggio 2013 ci fu un improvviso cambio di conduzione, che il conduttore – all’epoca – non aveva preso nel migliore dei modi.

Max Giusti, i retroscena dopo il cambio di conduzione ad Affari Tuoi

“Un direttore ha diritto di chiudere trasmissioni e cambiare presentatori. Detto ciò, per me è stata una botta incredibile – ha svelato Max Giusti – Quando mi è arrivata la telefonata del mio agente che mi diceva che non avrei più condotto Affari tuoi ero fuori da un negozio di sport. Stavo comprando i completini per la squadra giovanile del mio circolo di tennis. Mi appoggiai alla macchina e mi misi a piangere. Per qualche giorno ho pure evitato di parlarne con mia moglie: avevamo appena avuto la seconda figlia”.

Max Giusti poi, continua il suo racconto: “Gli ascolti non andavano male. Costavo troppo? No, anzi, molto molto meno di chi mi aveva preceduto e di chi mi avrebbe sostituito (Flavio Insinna). Giancarlo Leone, allora direttore di Rai1, disse che aveva aspettato fino all’ultimo momento per dirmelo perché non sapeva se l’altro conduttore avrebbe accettato. Ma saperlo così tardi per me è stato un danno pazzesco, in pratica mi ha impedito di trovare un’alternativa per tutto l’anno successivo”.

Max Giusti e Simona Ventura: “Si dimenticava di citarmi”

Le cose all’epoca, non andavano bene per Max Giusti: “Leone mi disse che mi avrebbe voluto d’estate per Reazione a catena, per me era una diminutio ma era qualcosa. Quando andai a informarmi sul contratto una funzionaria mi disse, con un po’ di imbarazzo, che il conduttore di Reazione a catena (Amadeus) aveva già firmato una settimana prima, evidentemente non ero io”. Un paio d’anni dopo poi: “Carlo Conti, direttore artistico di Radio Rai, mi propose di dimezzare la mia trasmissione radiofonica, togliendo anche gli autori. Rifiutai. Un’altra botta”.

Il periodo in Rai per Max Giusti, evidentemente non è stato positivo. Ecco perché, confessa anche che Simona Ventura, durante Quelli che il Calcio, non lo trattava proprio bene: “Ho dovuto lottare, Simona si scordava sempre di citarmi. Un giorno la chiamò Pietro Garinei, con cui avevo recitato in Aggiungi un posto a tavola, le disse che doveva presentarmi come si fa con gli artisti veri. Lei se la prese con me”.

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