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Bruno Vespa, un tweet sulla conversione degli omosessuali accende la polemica: messaggio studiato a tavolino?

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2014-01-24

Bruno Vespa utilizza il suo profilo ufficiale di Twitter come una sorta di continua promozione del suo programma. Studia talmente bene a tavolino i suoi tweet che probabilmente sembrano frutto di un messaggio ben preciso, diverso dagli altri personaggi famosi che su Twitter, oltre che di programmi, musica e di quello che si occupano, nella …

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Bruno Vespa utilizza il suo profilo ufficiale di Twitter come una sorta di continua promozione del suo programma. Studia talmente bene a tavolino i suoi tweet che probabilmente sembrano frutto di un messaggio ben preciso, diverso dagli altri personaggi famosi che su Twitter, oltre che di programmi, musica e di quello che si occupano, nella maggior parte delle volte condividono con i follower, spaccati di vita personale, vacanze costose, acquisti da urlo e dubbi amletici: “Mi compro il nuovo iPad oppure l’iPhone?”, insomma, roba seria, avete capito.

Io sono una di quelle che utilizza Twitter al 50%. Una buona metà per lavoro e l’altra metà commento un po’ quello che mi pare, però, come spesso accade sui social network (quando ero gggiovane io accadeva nelle board e nei forum di discussione, oltre che su MSN e C6) si viene fraintesi. A volte malamente, altre volte (forse) il tentativo è proprio il fraintendimento, per cercare di attirare l’attenzione.

Evidentemente ieri, Bruno Vespa con un giro (gioco) di parole è riuscito a centrare in pieno il suo obiettivo e indirizzare la gente verso la visione di Porta a Porta, scrivendo: “Siete omosessuali, avete cercato di diventare etero e non ci siete riusciti? Stasera #portaaporta è fatta per voi?”, un nostro affezionato lettore, Massimo Cassanelli (ex volto parlante di Amici, clicca qui per leggere l’intervista) ovviamente ha risposto per le rime in un primo momento, scrivendo: “@Bruno Vespa “Siete etero, avete cercato di diventare omosessuali e non ci siete riusciti? Stasera #portaaporta è fatta per voi?”.

Massimo, con la solita intelligenza che lo contraddistingue, ha twittato a Bruno Vespa in maniera civile e ironica, ma c’è chi, evidentemente stanco dei continui attacchi omofobi della rete e non, si è scagliato contro il giornalista che, dopo pochi attimi è stato costretto a spiegarsi meglio: “Temo di essere stato frainteso. A #portaaporta la storia della ragazza omosessuale che cerca di cambiare e poi torna se stessa è bellissima”, in riferimento a Tutta colpa di Freud, il nuovo film di Paolo Genovese che, tra le altre cose parla di una giovane lesbica che cerca di “convertirsi” all’eterosessualità per poi tornare sui suoi passi.

Nella puntata di ieri si è parlato di questo e, evidentemente Bruno Vespa con quel tweet è riuscito perfettamente nell’intento di destare oltre che curiosità anche polemica e rabbia. Perché è vero, è stato frainteso, però dopo le baggianate che siamo costretti a leggere da parte di alcuni personaggi famosi (vedi Povia che su Facebook ci offre un indegno decalogo di omofobia latente mascherata da opinioni personali) il dubbio sorge sempre spontaneo.

Magari, evitare tweet del genere e portare avanti chiari pensieri contro l’omofobia, sarebbe sempre una mossa vincente, se non per gli ascolti TV, per la propria coscienza ed integrità morale.

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