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Il Piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio, da domani su RaiDue, il primo cartone in 3D realizzato a Napoli

di Vincenzo Faraone

Pubblicato il 2012-10-30

Da domani mattina, sulla seconda rete Rai approda, alle ore 7:50, in prima visione tv, il primo cartone animato in 3D realizzato interamente a Napoli, Il Piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio, ideato da Nicola Barile e diretto da Ivan Cappiello, nato da una coproduzione tra Rai Fiction e Tilapia col sostegno della …

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Da domani mattina, sulla seconda rete Rai approda, alle ore 7:50, in prima visione tv, il primo cartone animato in 3D realizzato interamente a Napoli, Il Piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio, ideato da Nicola Barile e diretto da Ivan Cappiello, nato da una coproduzione tra Rai Fiction e Tilapia col sostegno della Regione Campania e la collaborazione di MAD Entertainment. Il Piccolo Sansereno si rifà al più celebre Il Piccolo principe di Saint Exupery, ma con una serie di sfumature che fanno del protagonista un vero e proprio pestifero nella Napoli del ‘700.

Dopo tre lunghi anni di lavoro attento, sono venuti alla luce i protagonisti principali del cartone in 3D: un mago, un bambino e una sirena. Secondo un’antica leggenda, il poeta Virgilio, considerato nel Medioevo anche un mago, aveva posto nei sotterranei di Castel Dell’Ovo, il castello più antico della città, un uovo di sirena che avrebbe protetto Napoli. In caso di rimozione o danneggiamento dell’uovo non solo il castello sarebbe crollato, ma la città sarebbe stata coinvolta in tutta una serie di catastrofi.

La storia de Il Piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio prende il via nel 1700, quando Edoardo Maria Gastone di Vivara (Edo per gli amici), quindicesimo principe di Sansereno, grazie alla sirenetta Partenope che gli appare in sogno, viene a conoscenza del grave pericolo che incombe sulla città ed entra in possesso della mappa che indica l’ubicazione dell’oggetto magico.

A Edo, in quanto principe, spetta comandare: infatti è il capo della Banda dei Leoni di San Domenico Maggiore. Ma il rispetto dei suoi sa guadagnarselo, perché è coraggioso (ai limiti dell’incoscienza) e perché in fondo è un principino “democratico”. Nella sua banda, infatti, ci sono bambini nobili e popolani: Carlotta è una contessina di famiglia sassone, Aniello è il figlio del verduraio, Farfariello, ultimo di un battaglione di quindici figli, vive e studia in un convento; Sigismondo infine, timido e balbuziente, è figlio di un ufficiale della Marina Borbonica. Ma a Edo non importa, perché gli unici requisiti richiesti per far parte della banda sono la simpatia e l’amicizia! Insieme a loro, Edo dovrà affrontare la più grande delle avventure in cui i Leoni di San Domenico Maggiore si siano mai imbattuti: Il Mistero Dell’Uovo Di Virgilio.

La missione dei Leoni di San Domenico Maggiore consiste nell’impossessarsi dell’Uovo e di trovargli un nuovo nascondiglio, prima che possa riuscirci il malvagio Nokronosius – pericoloso stregone e ladro di tesori alchemici ricercato nientemeno che dal Marchese Sergianni Salnitro, giunto a Napoli direttamente dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Nokronosius è intenzionato a sfruttare il potere dell’Uovo per i suoi loschi fini, anche a costo di distruggere l’intera città di Napoli.

In base ai risultati di questa coinvolgente avventura, dipenderà non solo il destino della città ma anche il rapporto di Edo con Ludovico, suo padre, illustre illuminista poco incline a dare fiducia al figlio che troppo spesso preferisce perdersi in leggende e favole, passione inculcatagli da Eleonora, la madre scomparsa, piuttosto che assolvere ai doveri che essere un Principe comporta.

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