logo

I migliori anni: Paola e Chiara con “Bang Bang” ultime in classifica. Quando la qualità non paga

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-01-27

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata de I migliori anni. Quello di cui vorrei parlarvi in questo pezzo, tutto sommato non riguarda la trasmissione in toto e neanche il riassunto della puntata. Non voglio nemmeno soffermarmi sui dati d’ascolto ma ci tengo ad esaminare qualcosa che mi sfugge. I migliori anni è …

article-post

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata de I migliori anni. Quello di cui vorrei parlarvi in questo pezzo, tutto sommato non riguarda la trasmissione in toto e neanche il riassunto della puntata. Non voglio nemmeno soffermarmi sui dati d’ascolto ma ci tengo ad esaminare qualcosa che mi sfugge. I migliori anni è un programma che parla di musica, gli otto cantanti in gara partecipano ad un’edizione di Canzonissima dei giorni nostri, con una giuria demoscopica pronta a votarli (ieri sera in diretta da Milano, mentre la prima puntata da Napoli) ricordando la musica che è stata ed anche quella che ancora sarà.

Gli artisti in gara hanno vissuto periodi di popolarità a mio parere differenti, in quanto, c’è chi non si vedeva da tempo e chi invece ha sempre lavorato egregiamente e, almeno durante queste due puntate non  sta ricevendo il giusto riscontro. Improvvisamente Marco Masini riceve un consenso popolare fortissimo, quando per anni è stato emarginato con l’accusa indegna di portare sfiga. Poi ci sono gli spacconi, come Mister Giuseppe Povia. L’uomo che ha fatto delle battute omofobe l’unica ragione per fare parlare di sé.

Dalla sua pagina ufficiale di Facebook alle dichiarazioni fuori dal mondo dopo aver cantato a Sanremo Luca era gay  (“Attenti genitori, attente mamme troppo affettuose, attenti padri distratti e sbevazzoni attenti, soprattutto se decidete di separarvi con troppa leggerezza, perché il vostro irresponsabile comportamento potrebbe avere l’indesiderato effetto di generare un figlio gay“, è questo per Gino Castaldo de La Repubblica il Povia-pensiero dopo l’ascolto in anteprima del brano).

Poi ci sono Paola e Chiara, il duo di sorelle che fin dalla prima puntata (cantando Un’estate fa) hanno dimostrato di essere oltre che sofisticate anche moderne e al passo con i tempi. Questa ricerca, cosa comporta? L’ultimo posto, sia nella puntata scorsa sia ieri sera, in sfida con Povia e la ruffiana per eccellenza Amico di Renato Zero. Le sorelle Iezzi invece, hanno cantato una versione molto particolare di Bang Bang, il brano scritto nel 1966 da Sonny Bono per Cher.

Soft ma decise, intense ma delicate, moderne e innovative, ma soprattutto nonostante tutto quello che ho letto in giro, Paola e Chiara Iezzi non si sono mai fermate, hanno sperimentato e continuano a farlo, in maniera del tutto alternativa e nuova, nonostante tutto il “vecchio” che la musica italiana ci propone, come se fossimo davvero negli anni ’60.

Povia invece stona, e sappiamo bene che la sua estensione vocale non è mai stata decisamente delle migliori, inoltre, cerca quasi di imitare Zero e l’impresa si trasforma in qualcosa di grottesco che però vince, e non si sa bene perché.

La giuria in studio tra l’altro composta esclusivamente da giovani ha decretato la vittoria di Povia 68 a 32. I giurati milanesi invece, hanno ben pensato di dare 8 voti a Paola e Chiara e 42 a Povia. Ero senza parole, ma avevo ed ho molta voglia di scrivere.

Mi sono chiesta molte cose dopo ieri sera, potrà sembrarvi eccessivo, potrà sembrarvi anche troppo, ma quando si parla di musica penso sempre che non sia mai abbastanza, specie quando esistono artisti che si autoproducono (la Trepertre è la loro etichetta discografica), scrivono testi e musica e creano continuamente pezzi pieni di contaminazioni e sperimentazioni. Chi osa pagherà anche il prezzo di essere impopolare, ma sicuramente guadagna in amore, per la musica e oltre.

Alla fine della puntata P&C risultano essere ultime in classifica. Non aggiungo altro, ma vi voglio solo ricordare che, durante le rimanenti sei puntate, il duo presenterà il primo singolo tratto dal nuovo progetto discografico al quale stanno lavorando.

Per partito preso, sulla fiducia che ripongo nella musica italiana, il primo posto è loro, almeno per quanto riguarda la mia classifica personale.

Alla prossima!

Potrebbe interessarti anche